Guide dei Parchi: “È il momento di sostenere e dare valore al turismo ambientale”
Chiedono “un sostegno istituzionale” per aiutare la categoria le guide ufficiali dei parchi calabresi che hanno scritto una lettera alla presidente della Regione, Jole Santelli. Nella lettera le guide fanno riferimento ai parchi che dovrebbero essere visti come “una parte importante per il recupero del benessere psicofisico, oltre che economico, di una buona parte della Calabria”.
E hanno sottoscritto un documento che possa racchiudere i temi fino a qui esposti e lo hanno inoltrato ufficialmente alla Regione Calabria il 29 aprile. Nella missiva le guide vogliono “lanciare un percorso unitario e condiviso, che rimanga aperto a tutti i soggetti che ritengano di sentirsi coinvolti, che porti alla valorizzazione del patrimonio naturalistico regionale, partendo dai nostri magnifici Parchi Nazionali”.
Da qui l’idea di “premere l’acceleratore verso un Green New Deal del turismo calabrese e lanciare un percorso condiviso con Enti, professionisti, imprese e cittadini”, perché le guide sono chiamate a “cogliere il meglio possibile, da questa pesante situazione, che secondo noi non va affrontata con sconforto e paura, ma con coraggio e determinazione”.
Il settore delle guide “vive le difficoltà del momento”, ma le guide calabresi vorrebbero “provare a proporre e discutere delle possibili risposte per il turismo montano calabrese e vogliamo farlo alla luce del sole, nella speranza di contribuire al dibattito pubblico e all’attenzione per le montagne di Calabria.
“Siamo convinti che occorra guardare alle difficoltà con pragmatismo, cercando di cogliere tutte le opportunità che si potrebbero presentare dalla situazione contingente. Crediamo che investire con forza nella ripresa delle aree protette sia strategico, anche per il rilancio economico.
“Le attività in natura, ed in particolare nei Parchi, con le dovute accortezze, potrebbero rappresentare una parte importante del movimento turistico a breve e medio termine e questo potrebbe sostenere professionisti ed operatori turistici delle montagne calabresi.
“Potrebbe inoltre essere un’opportunità per riscoprire i territori, investire nel turismo lento, nell’impresa verde e sostenere un settore che stava dimostrando, ormai da diversi anni, di essere in costante crescita, in qualità prima ancora che in quantità”.