Maxi frode fiscale, 7 indagati a Parma: coinvolto imprenditore in odore di ‘ndrangheta
Un sequestro da circa 12 milioni di euro e sette persone indagate tra imprenditori e professionisti: è questo il bilancio di un’operazione, denominata “Work in Progress”, portata a termine stamane dagli uomini del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Parma, diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica locale.
Le fiamme gialle stanno dunque eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo emiliano, nei confronti di quello che viene definito come un “sodalizio criminoso” ed a cui si contestano diversi reati di frode fiscale.
La misura, come dicevamo, riguarda sette persone tra imprenditori e professionisti che operano nel settore della metalmeccanica e dell’impiantistica industriale attraverso due distinti Consorzi, riconducibili ad altrettanti imprenditori, uno dei quali, Franco Gigliotti, è stato recentemente condannato in primo grado (QUI) dal Tribunale di Catanzaro per associazione mafiosa, in quanto considerato organico alla cosca di ‘ndrangheta dei Farao-Maricola di Cirò, nel crotonese (QUI).
I militari stanno eseguendo anche dei sequestri per equivalente, fino alla concorrenza delle imposte che si ritiene siano state evase, e che stanno colpendo conti correnti, depositi e immobili riconducibili agli indagati e del valore totale di quasi una dozzina di milioni.
Secondo quanto appurato nel corso delle indagini sarebbe stato messo su “un articolato meccanismo di frode” tramite il quale il gruppo sarebbe riuscito a fornire, a importanti aziende di rilevo nazionale ed internazionale che operano sul territorio emiliano, servizi e manodopera a prezzi fuori mercato.
(notizia in aggiornamento)