Fase 2, protesta degli imprenditori a Cosenza: “Sussidi inadeguati”
Sussidi inadeguati, ingenti perdite registrate a seguito del lockdown per l’emergenza da coronavirus. Sono due dei motivi che questa mattina hanno spinto 50 imprenditori del cosentino a manifestare davanti al palazzo dei Bruzi del capoluogo. Nel corso della manifestazione hanno ricevuto anche l’appoggio del movimento Calabria prima di tutto.
Il gruppo ha inoltre chiesto di bloccare le tasse comunali come la Tari o quella per l’uso di suolo pubblico, di togliere il paletto della regolarità del Durc per la liquidazione del sussidio regionale dei 2mila euro ed, infine, di sollecitare le banche che non erogano il prestito dei 25mila euro previsto dal decreto ministeriale.
Una delegazione ha poi incontrato il primo cittadino di Cosenza, Mario Occhiuto, che ha parlato di momenti difficili per la ripartenza, dato che “non è arrivato nulla nelle tasche dei commercianti e le misure anticontagio non consentono di poter garantire grandi introiti”. Ha inoltre assicurato agli imprenditori che si farà portavoce delle istanze con le autorità.
Tuttavia gli imprenditori hanno promesso che, se la situazione non dovesse cambiare, protesteranno a Catanzaro davanti la sede della Cittadella.