Processo Jonny. Pm chiede 280 anni di carcere, 18 per don Scordio

Crotone Cronaca

Un intervento di quasi cinque ore con una minuziosa ricostruzione delle dinamiche mafiose nel territorio di Isola Capo Rizzuto e poi la richiesta: 33 condanne per un totale che supera i 280 anni di carcere e sei assoluzioni.

È quanto ha avanzato il sostituito procuratore antimafia Domenico Guarsascio al termine della requisitoria del processo Jonny, scaturito dall’omonima operazione (QUI), che si sta celebrando con rito ordinario davanti al Tribunale di Crotone con imputate 39 persone.

Tra questi i diciotto anni di reclusione che l’accusa vorrebbe per don Edoardo Scordio, ex parroco della popolosa cittadina della provincia pitagorica e finito anch’egli in arresto nel maggio del 2017, quando scattò appunto la maxi operazione Jonny (QUI) che apri uno spaccato “inquietante” sulle presunte ingerenze della cosca degli Arena nella gestione del Centro di accoglienza per migranti e nell’economia isolitana.

All’epoca scattarono le manette per 68 persone tra cui i nomi eccellenti dello stesso Scordio e anche dell’ex governatore della Misericordia Leonardo Sacco, condannato invece in abbreviato a 17 anni e 4 mesi (QUI), entrambi accusati di associazione mafiosa. 124 invece le persone finite sotto indagine.

Il processo scaturito dall’inchiesta ha preso il via nel 25 luglio 2018 ed il pm, oggi, ha chiesto le condanne più pesanti proprio per gli imputati legati alla vicenda della gestione del servizio mensa del Cara, ovvero: Domenico e Pasquale Poerio, per il quale sono stati chiesti rispettivamente 16 anni e 6 mesi e 15 anni; Aurora Cozza, 14 anni; Maria Lanatà, 14 anni.

La richiesta di assoluzione è stata avanzata invece per Vincenzo Corda, Raffaele Gualtieri, Domenico Guareri, Massimiliano Laforgia, Luigi Morrone e Santo Morrone.