“No” a bilancio Provincia, Battaglia (AC): “Abramo programmi e non sia presidente onorario”
“L’approvazione del bilancio di previsione, il secondo di questa consiliatura iniziata a novembre 2018, già in dirittura d’arrivo del giro di boa, arriva in aula in un momento difficile, e non solo perché approda in piena fase 2 dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del coronavirus. La mancanza dello storico dirigente del Settore di Ragioneria, Pino Canino, che con grande padronanza della materia riusciva sempre a far quadrare i conti, si fa sentire dal punto di vista umano e professionale”.
E’ quanto afferma il consigliere provinciale di Area Civica, Marziale Battaglia, nell’approfondire le ragioni del voto contrario – da parte del proprio gruppo - all’approvazione del bilancio di previsione della Provincia di Catanzaro, varato ieri dall’aula.
“Il gruppo consiliare di Area Civica, che rappresento assieme al collega Gregorio Gallello, non solo ha collaborato a migliorare lo strumento finanziario in sede di commissione consiliare, ma ha permesso che l’approvazione avvenisse senza il termine dei 20 giorni di deposito in segreteria in modo di accelerare la pratica di rinegoziazione dei mutui, consentendo così di avere più liquidità nelle casse dell’Ente" spiega ancora Marziale Battaglia
"Non possiamo che esprimere, prima di tutto, - aggiunge - la nostra soddisfazione per la redazione e l’approvazione dell’emendamento presentato dalla maggioranza al fine di rimodulare il piano delle alienazioni con lo stralcio della vendita del magazzini siti in un immobile prestigioso, sede della Prefettura. Una pratica, questa, che ho personalmente sollecitato in commissione, così come ho avuto modo di indicare l’esistenza di alcuni errori formali, rappresentati da doppioni e cifre sbagliate, riportati nel Piano approvato in sede di Giunta dal presidente Abramo."
"L’organigramma dirigenziale su cui poggia l’attuale struttura amministrativa, per come definito, vale a dire con pochi dirigenti con un surplus di compiti - prosegue il consigliere - corre il rischio che questi si limitino a ricopiare atti con inevitabili errori, proprio come è accaduto per il piano delle alienazioni immobiliari. Nella precedente consiliatura, pur di contare sull’operato attivo di sette dirigenti, abbiamo scelto di accorpare la Direzione generale alla Segreteria generale ed eliminare le Aree. Il presidente Abramo invece ha nominato un direttore generale e sei dirigenti in tre aree, anzi attualmente a seguito di un pensionamento e la scomparsa del compianto Pino Canino ci sono quattro dirigenti in tre aree: praticamente i dirigenti sono capi area di se stessi. Nonostante ciò si attribuiscono deleghe ad interim al segretario generale Prenestini per quattro settori importanti (segreteria, avvocatura, personale e ragioneria). Decisamente troppi, anche per un bravo come lui”.
“Avremmo preferito – sostiene ancora a nome del gruppo consiliare di Area Civica – che le importanti riunioni sul bilancio di previsione (strumento politico prima che finanziario proprio nella prospettiva di dare risposte a tutti i territori) fossero state presiedute da Abramo, risultato sempre assente. Ha preferito delegare anche questo aspetto della vita amministrativa al vice presidente Montuoro, al quale vanno comunque fatte le congratulazioni per come sta svolgendo il proprio ruolo di raccordo tra consiglio e presidente. Abramo ha dimostrato di limitarsi a fare il “presidente onorario”: da un anno e mezzo non lo vediamo nei territori, è assente in sede di Upi nazionale dove ha delegato il presidente della Provincia di Cosenza, è stato assente durante gli incontri difficili sul dimensionamento scolastico. Non lo abbiamo visto nemmeno durante il periodo dell’emergenza sanitaria quando i sindaci si aspettavano vicinanza, ma non sono stati attenzionati nemmeno di una telefonata, neanche nei comuni-focolaio. Il presidente Abramo continua ad occuparsi solo della città di Catanzaro, ma la sua assenza altrove si fa sentire, mentre dovrebbe essere lui ad avere in mano il rapporto con i primi cittadini perché è il presidente degli 80 Comuni dell’area centrale della Calabria. Ci sembra, invece, che questo è un ruolo che svolge svogliatamente: da un amministratore di lungo corso come lui ci aspettavamo qualcosa di più. E’ forse demotivato dalla mancata candidatura alla guida della Regione? Anche noi, lo avremmo preferito alla Santelli e non ci saremmo dovuti scontrare un’altra volta con una gestione regionale chiaramente Cosenza-centrica”.
“Voglio anche ricordare – aggiunge il consigliere Battaglia - che in merito al cambio di destinazione d’uso dell’immobile sito nel quartiere Siano realizzato per ospitare la sede del liceo scientifico ‘Siciliani’, il gruppo Area Civica è stato l’unico a subordinare il voto favorevole ad un impegno preciso del Presidente: individuare una struttura unica nel centro storico, anche acquistandola da privati se non disponibile nel patrimonio provinciale e trasformarla in una scuola a norma e moderna. Ma dopo le polemiche – conclude Battaglia - attendiamo il marcia indietro di Abramo su tutto.
Marziale Battaglia, infine, invita il presidente Abramo a concentrarsi sulla programmazione di opere infrastrutturali e di edilizia scolastica che possano concretamente essere attribuibili alla propria gestione “sul piano strategico e in chiave futura, perché ancora si stanno finanziando, appaltando e si aprono cantieri di opere già programmate dall’Amministrazione Bruno: il presidente Abramo rischia di passare alla storia della guida di questo Ente solo per aver creato lo Sportello Europa”.