Decreto Rilancio, mobilitazione Usb in Calabria
Ritorna in piazza l’Unione sindacale di base. E lo farà venerdì 29 maggio davanti la Prefettura di Catanzaro per “aprire una vertenza” del settore sanitario.
All’origine della protesta ci sono le retribuzioni dei medici e degli infermieri, l’Usb viole capire “se sono adeguate al loro lavoro e se soprattutto sono in linea con quelle di altri colleghi europei - ripianate le 4000 unità lavorative perse in Calabria durante i 10 anni di commissariamento”.
L’Usb riassume le motivazioni protestando contro il decreto Rilancio, nel quale si parla solo di “assunzioni temporanee”, nel quale “non sono previste assunzioni sufficienti nemmeno per i nuovi posti di terapia intensiva”. “Nessuna traccia della proroga delle procedure di stabilizzazione dei tanti precari della sanità. Dal testo finale scompaiono anche i soldi per i bonus premianti che erano stati promessi”.
Per questo motivo venerdì 29 maggio l’USB sarà presente con un presidio di protesta davanti le prefetture calabresi alle 10.30 e sotto la sede del Ministero della Salute a Roma a rivendicare, assunzioni, stabilizzazione, retribuzioni per il personale. Ripristino posti letto, rilancio dei servizi territoriali, rafforzamento della sanità pubblica e ancora assunzioni a beneficio dei cittadini e a tutela del diritto alla salute.