Fase 2, Fismu Calabria: all’ospedale Annunziata si passa da una emergenza a un’altra
"All’Ospedale Annunziata di Cosenza manca il personale, ma invece di assumere operatori e professionisti si cercano soluzioni temporanee e non definitive, toppe peggiori del buco." Questa la denuncia del segretario regionale della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-FISMU, Claudio Picarelli, che manifesta tutta la sua preoccupazione per la recente decisione del management aziendale dell’ospedale in merito alla gestione dei posti letto delle unità chirurgiche della struttura.
“In particolare - sottolinea Picarelli - si è assistito, dopo la fine della crisi sanitaria, alla persistente carenza del personale infermieristico nelle unità di degenza e nelle sale operatorie. Un deficit dovuto alla gestione miope e pressapochistica del commissario straordinario ‘venuto dal Nord’ a salvare la Calabria. Ma andiamo ai fatti: in piena emergenza, infatti, si è solo deciso di spostare gli infermieri e il personale ausiliario dai reparti meno gravati di attività per il Covid19 a quelli attivati ex novo per la pandemia in corso, proprio il contrario di quanto fatto in altre aziende dove si è provveduto, giustamente, grazie alla legislazione d’eccezione, ad assumere nuovo personale”.
“Entrati quindi nella Fase 2 - spiega il segretario regionale FISMU - abbiamo assistito al passaggio del personale a tempo determinato in servizio presso la nostra azienda a quelle aziende sanitarie della regione che nel frattempo avevano bandito concorsi a tempo indeterminato”.
“Da tutta questa vicenda - conclude Picarelli - è possibile trarre solo un’amara valutazione. Quella che i cittadini calabresi e in particolare i Cosentini non avranno per i prossimi mesi la possibilità di essere curati, e soprattutto operati, nell’ospedale della propria città, e si vedranno costretti ad implementare quella migrazione sanitaria che solo a parole i nostri politici regionali vorrebbero combattere”.