Idonei graduatorie sanitarie giornata di lotta a Catanzaro
“La giornata di protesta per le rivendicazioni dei diritti degli idonei è iniziata sin dalle 07,30 del mattino e si è protratta nel tardo pomeriggio, i delegati S.I.COBAS hanno coordinato i lavoratori per una serie di azioni dimostrative pubbliche.” Lo scrivono in una nota stampa i delegati S.I.COBAS: Roberto Laudini e Carlo Ghione -
“Dopo l’ostensione dei molti striscioni prodotti dagli idonei, che alludevano alle legittime richieste, ormai indifferibili, di quasi mille lavoratori della sanità, che aspettano il sacrosanto posto di lavoro a tempo indeterminato e la dignità sociale, professionale che compete a lavoratori onesti e qualificati, a seguito del superamento di un regolare concorso pubblico nazionale. Alle ore 09,30 circa, è stato coreografato lo striscione quasi 100 metri, denominato: “il bruco umano”, prodotto dai S.I.COBAS inscenato da 12 rappresentanti degli idonei coinvolti e filmato dalle televisioni presenti.”
“Il bruco umano - si legge - è stato dispiegato nel piazzale antistante il palazzo regionale di Catanzaro, formando e componendo la frase : assumere subito gli idonei. Verso le ore 11,00, dopo il rilascio delle interviste ai giornalisti, una delegazione composta dai due delegati S.I.COBAS e dai rappresentanti delle categorie di: infermieri, O.S.S., Dirigenti delle professioni Sanitarie e Dirigenti Biologi, ha incontrato il Commissario ad ACTA Saverio Cotticelli, per discutere sulle urgenze ormai divenute vitali, dei mille idonei in attesa di assunzione.”
“Il Commissario con doverosa disponibilità, - è scritto ancora - ha ascoltato le pressanti richieste degli idonei inizialmente sintetizzate dai delegati S.I.COBAS e testimoniate dagli stessi rappresentanti degli idonei presenti, che in sostanza hanno chiesto lo scorrimento delle graduatorie e l’assunzione a tempo indeterminato, ognuno per la propria graduatoria, prima che le stesse graduatorie ora aperte scadano, vanificando anni di sacrifici economici, familiari e di applicazione allo studio per superare i concorsi nella sanità calabrese.
Inoltre, il S.I.COBAS ha evidenziato la necessità di fatti concreti e disposizioni esecutive per l’immediato scorrimento delle graduatorie, anche perché ormai la vertenza degli idonei della sanità’ calabrese è diventata un fatto pubblico nazionale, che non può essere eluso con le solite false promesse, o con la massiva divulgazione da parte delle Asp e delle Ao regionali, di bandi e avvisi illegali, redatti su misura, per favorire personaggi che non sono né qualificati, né si sono mai resi idonei a professare nella sanità regionale superando un regolare concorso pubblico ,ma che di fatto sono privi di alcuna legittimità o titolo valido per scavalcare gli idonei ,che al contrario sono gli unici ad avere pieno diritto ad essere subito assunti.”
“Quindi in risposta,- si legge ancora - il commissario ha illustrato con l’aiuto di suoi funzionari preposti, l’attuale situazione economica della sanità in Calabria, e ha sintetizzato gli interventi che porrà in essere per il piano di rientro della sanità regionale, contemplato nelle stesse azioni enunciate nel piano operativo,che sarà applicato per tre anni e che dovrebbe risanare l’intero comparto, visto l’arrivo di ben 210 milioni di euro, in aggiunta ai 130 milioni già disponibili da subito per le necessità prioritarie.”
“Per tanto il S.I.COBAS, - informano i sindacalisti - ha chiesto contezza delle cifre che saranno messe in campo per assumere gli idonei e ha sollecitato le opportune misure da predisporre per il definitivo esaurimento delle graduatorie, in particolare i delegati S.I.COBAS hanno avanzato una proposta chiave: trattenere il 20% delle somme disponibili, circa 340milioni di euro, per assumere i 1000 idonei della sanità calabrese. Idonei professionisti della Sanità, da troppo tempo rimandati e presi in giro dalle ASP e dalle AO regionali, che continuano i loro immorali giochi di potere, per assumere personale con contratti a termine e rendendolo di fatto costantemente ricattabile e sottomesso alla politica, alle mafie e ai poteri occulti, che infestano da oltre 40 anni la sanità calabrese e non solo, con i risultati che tutti gli italiani hanno sempre visto.”
“La proposta chiave avanzata dai S.I.COBAS, - si legge infine - risolverebbe due grandi problemi al contempo: le assunzioni di personale veramente qualificato e professionale che innalzerebbe drasticamente il livello qualitativo della sanità regionale e la mancanza cronica di personale, che rende le aziende ospedaliere calabresi incapaci di rispondere ai reali bisogni del popolo calabrese e dell’utenza che da anni aspetta invano miglioramenti.
In conclusione dopo circa 2 ore di tavolo, il Commissario su richiesta dei S.I.COBAS, ha chiamato al telefono il Commissario dell’AO di Cosenza, Giuseppina Panizzoli, per concertare un incontro che avverrà il 4 giugno, tra la Panizzoli e i delegati del S.I.COBAS Laudini e Ghione,per chiarire le specifiche situazioni dell’AO di Cosenza che riguardano centinaia di idonei.”