Settore spettacolo e fase 2, dal Pd la richiesta di avviare “campagna di ascolto”
Valorizzare le eccellenze artistiche presenti sul territorio regionale, supportandole in un momento davvero drammatico per tutto il settore culturale, soprattutto quello che si basa sulla presenza del pubblico dal vivo. È emerso nel corso di un incontro tra il forum dell’associazionismo del Pd di Cosenza, coordinato da Sergio Campanella.
Le oltre tre ore di riunione si sono concluse con l’impegno di Sergio Campanella e Giuseppe Giudiceandrea alla promozione di un nuovo incontro, da tenersi alla presenza dei rappresentanti del centro-sinistra in Consiglio regionale, finalizzato alla verifica delle iniziative che l’amministrazione regionale intende intraprendere, anche sul piano finanziario, a tutela della produzione di attività culturali in regione.
Nel corso della riunione in video conferenza, il senatore Francesco Verducci ha detto di aver richiesto all’Ufficio di Presidenza del Senato di promuovere una “campagna di ascolto” delle rappresentanze dello spettacolo dal vivo e della promozione culturale in Italia, allo scopo di valutare tutte le più opportune iniziative da intraprendere. Ha quindi chiesto a tutti i presenti di ottenere idee e suggerimenti per intraprendere questo percorso di ascolto e di azione a favore del settore che “ha chiuso per primo e rischia di riaprire per ultimo” a causa del lockdown dovuto alla crisi sanitaria.
Erano presenti molti rappresentanti di compagnie teatrali ed associazioni che si occupano di promozione artistica (Scena Verticale, Zahir, Con i miei occhi, Fondazione Lilli, Attorincorso, Rete Cinema Calabria, Teatro P, Dracma, Hermit Crab, Kiwi, Hidalgo, Le sei sorelle, Teatro in note, Cumededé, Centro Rat Teatro dell’Acquario e il Coordinamento Approdi-Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo Calabria), il presidente del comparto cinematografico di Confartigianato, la fondazione Lilli e l’associazione politico-culturale Controcorrente.
Molte le idee e le proposte avanzate al senatore Verducci il quale, dal canto suo, ha evidenziato come “non si possa perdere l’occasione per mettere mano a tutta la (scarna e lacunosa) legislazione esistente per la tutela dello spettacolo e della cultura in generale in Italia, favorendo finalmente un percorso virtuoso che possa condurre ad un radicale ripensamento anche degli strumenti di supporto finanziario della cultura in Calabria e in Italia (su tutti, il Fondo Unico dello Spettacolo)”.
Antonio Tursi ha poi sottolineato come “un incontro del genere serva non soltanto agli intervenuti, alla ricerca di una adeguata e degna rappresentanza nelle sedi politiche e amministrative, ma serva anche alla politica calabrese, troppo spesso digiuna di cultura.