Amianto e stato di abbandono della piscina Coni, due esposti del consorzio Momenti di gloria
Sono due gli esposti presentati dai rappresentanti delle società aderenti al Consorzio Sportivo “Momenti di Gloria” indirizzati alla Procura della Repubblica di Crotone, al Commissario Costantino, al Prefetto Trombesi, all’ASP di Crotone, alla Corte dei Conti, al Ministero dell’Interno, all’ANAC.
Nel primo esposto, i rappresentanti denunciano “lo stato di abbandono in cui versa la piscina olimpionica e i pericoli conseguenti non solo in termini di danno erariale ma anche per l’incolumità e la salute pubblica”, mentre il secondo è dedicato alla “presenza di amianto nella città di Crotone: lastre di eternit abbandonate per le strade o in periferia nonché amianto sui capannoni di proprietà pubblica ubicati a ridosso delle abitazioni, del centro sportivo settore B, della struttura sanitaria Marrelli Hospital”.
Il Consorzio auspica un intervento di bonifica della aree inquinate oltre che sulla Piscina Olimpionica, non solo da parte del Comune ma soprattutto dalle autorità a cui l’esposto è stato inviato per i provvedimenti di competenza.
“Gli effetti prodotti dalla presentazione della denuncia sull’amianto non sono tardati ad arrivare se si considera che nonostante l’incendio che ha interessato i capannoni di amianto risalga al 21 agosto 2018, nella giornata del 9 giugno 2020 il commissario straordinario Costantino ha emesso una ordinanza con la quale, nel dare atto che l’incendio che ha interessato i “capannoni di proprietà dell’Arsac, da diverso tempo in comodato d’uso al Comune di Crotone ma all’epoca utilizzati dall’Akrea” ha ordinato al direttore generale dell’Arsac di provvedere all’eliminazione dell’inconveniente “igienico sanitario” concedendogli un termine di sessanta giorni”.