Blitz contro lo spaccio in Piazzetta Portofino a Corigliano: arrestato 18enne
Una nuova operazione è stata portata a termine dai Carabinieri nella Piazzetta Portofino di Corigliano Calabro e un 18enne del posto è finito in arresto con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti risalgono alla scorsa notte. Una pattuglia dei militari della Stazione di Corigliano Scalo, transitando sul lungomare Cristoforo Colombo della frazione di Schiavonea all’altezza della Piazzetta Portofino, ha notato due soggetti noti per lo spaccio di sostanze stupefacenti in zona.
Una volta avvicinati dai militari, uno dei due ragazzi si è messo in fuga lungo la spiaggia ma, inseguito da un Carabiniere, è stato raggiunto, immobilizzato con non poche difficoltà, e poi trovato in possesso di tre dosi di marijuana, due trita-erba ed oltre 500 euro in contanti, verosimilmente frutto dell’attività di spaccio.
Il tutto – che era stato nascosto in un marsupio – è stato sottoposto a sequestro penale, mentre il giovane coriglianese, d’intesa con il Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, è stato tratto in arresto e ristretto ai domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
L’altro ragazzo fermato, invece, nonostante inizialmente fosse stato collaborativo con i Carabinieri, durante un momento concitato delle operazioni è riuscito a divincolarsi dalla presa dei militari e a fuggire per i vicoli di Schiavonea. In quanto riconosciuto dai Carabinieri per lui è scattata la denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale.
Questa operazione si inquadra nella costante attività di monitoraggio della Piazzetta Portofino da parte dei Carabinieri, che durante i periodi estivi diventa il punto principale di aggregazione e ritrovo di tutti i giovani e turisti di Corigliano Calabro, nonché successiva alle operazioni svolte l’estate scorsa, quando fu arrestato un altro 22enne del posto per detenzione di ingenti quantitativi e cessioni di sostanze stupefacenti, attualmente ancora sottoposto ai domiciliari, oltre ad aver ottenuto la sospensione di un’attività commerciale della stessa zona, ai sensi del TULPS, perché utilizzata per lo spaccio di droga e frequentata da soggetti pregiudicati.