Tartarughe protette vendute online, coniugi beccati sull’A2 con le testuggini
Due splendidi esemplari di tartarughe “testudo Hermanni” messe in vendita su un sito e-commerce senza curarsi del fatto che i due rettili sono protetti dalla convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie selvatiche, soprattutto minacciate di estinzione.
A scoprirle sono stati i finanzieri del Nipaaf, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Vibo Valentia, supportati dai colleghi del Cites di Reggio Calabria e del Reparto Biodiversità di Mongiana, a conclusione di una investigazione svolta proprio per contrastare il traffico illecito di animali protetti.
Accertata la messa in vendita on line delle tartarughe, tra l’altro su un noto sito e-commerce italiano, sono scattati gli accertamenti del caso che hanno poi portato a sorprendere un uomo che nei pressi dello svincolo autostradale di Vazzano della A2 del Mediterraneo, esponeva le testuggini in una teca in plastica.
Le stesse non erano provviste della documentazione necessaria del Cites pertanto sono state subito sequestrate e affidate in custodia al Centro Recupero Animali Selvatici di Catanzaro.
I responsabili dell’attività illecita, marito e moglie, sono stati invece segnalati all’autorità giudiziaria ed in concorso per i reati di esposizione ai fini della vendita di specie animali protette.
I carabinieri ricordano che Convenzione di Washington, nota appunto come Cites, sottoscritta da oltre 200 Stati, e recepita in Italia nel 1992 con una Legge (la n. 150), ha proprio lo scopo di tutelare le specie animali e vegetali minacciate di estinzione attraverso la regolamentazione del commercio che le riguarda. A fronte dell’inosservanza delle legge, sono previste delle pesanti sanzioni amministrative e penali.