Maltempo: L’80% dei comuni calabresi a rischio idrogeologico
L'ottanta per cento dei comuni calabresi e' a rischio idrogeologico. Basta questo dato per fare comprendere la drammaticità della regione rispetto ai fenomeni atmosferici di forte intensità. Una condizione che, negli anni, ha portato in Calabria morti e devastazioni, come evidenziano alcuni dei fatti piu' noti che si sono verificati negli ultimi tempi. A partire dall'esondazione del fiume Esaro, il 14 ottobre 1996, che a Crotone provocò 6 morti, decine di ferite e mise in ginocchio un'economia già debole; danni e pericoli ripetuti nella stessa città a novembre dello scorso anno, quando la gente fu costretta a salire sui tetti per evitare un bilancio drammatico dopo poche ore di pioggia battente. Tredici persone furono, invece, spazzate via dalla forza del torrente Beltrame che il 10 settembre 2000 travolse il camping Le Giare, a Soverato, in provincia di Catanzaro, dove stavano trascorrendo alcuni giorni di vacanza volontari e ospiti dell' Unitalsi. Cavallerizzo di Cerzeto e' uno dei simboli della Calabria che cade a pezzi, località colpita nel 2005 da una frana (l'evento franoso interessò l'11,5% del frazione) che cambiò completamente la visione della zona del Cosentino. Ancora morte e devastazione a Vibo Valentia, con l'alluvione del 3 luglio 2006 che portò con sé quattro vittime, distruggendo interi paesi. Gli ultimi due anni hanno visto peggiorare una condizione già disastrosa. Frana quasi tutta la Calabria, mutando scenari con la natura che riprende il suo potere su zone devastate. E' il 26 gennaio 2009 quando un furgone con una squadra di calcetto dilettantistica viene travolto da una frana sull'autostrada A/3 Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Rogliano Grimaldi,. Il bilancio fu di due morti, un uomo di 59 ed un giovane di 27 anni, e cinque feriti. Anche in questo caso la tragedia e' stata provocata dal cedimento, per la pioggia, di un fronte di 60 metri della collina che fiancheggia l'autostrada. Ultimo caso eccezionale, per la portata della frana e le immagini che hanno fatto il giro del mondo, e' quello della collina staccata nel comune di Maierato, in provincia di Vibo Valentia. Scene da apocalisse, con un fronte immenso di terra che si e' staccato provocando l'evacuazione del paese. Tutti fatti eclatanti registrati in una terra segnata da una debolezza storica della sua terra, alla quale, negli anni, si sono aggiunte le azioni inconsulte di quanti non hanno salvaguardato il territorio, segnandolo con abusivismi e mancate manutenzioni. E ad ogni dramma, tornano alla mente le parole di Giustino Fortunato, che definì la Calabria "sfasciume pendulo sul mare".