Agriturismi. Anpa si appella al Consiglio Regionale per “l’abolizione del comma 5 bis e 5 ter”
L’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria e Agricoltura (Associazione per l’agriturismo, le fattorie didattiche e sociali, l’ambiente, il territorio e la cultura ruirale) chiedono al Consiglio regionale di approvare subito l’abolizione del comma 5 bis e 5 ter dell’art. 13 della legge regionale n. 14 del 2009 “Nuova disciplina per l’esercizio dell’attività agrituristica, didattica e sociale nelle aziende agricole”.
Alcune aziende, secondo l’ANPA:“A causa del requisito prescritto e cioè l’obbligo per chi subentra nella conduzione di un’azienda agricola che pratica l’agriturismo, dell’iscrizione all’INPS come coadiuvante familiare, da almeno 2 anni, sono state costrette a sospendere l’attività in attesa che il subentrante avesse maturato il requisito, mentre altre hanno chiuso definitivamente.”
“Ne consegue che – avanza l’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria e Agricoltura - nel caso di decesso o di impedimenti vari del titolare di un’azienda agrituristica, l’unica possibilità per trasferire la conduzione dell’azienda è che il soggetto subentrante sia già insediato in agricoltura da almeno 2 anni. Quindi, un titolare di azienda agrituristica che ha un figlio diplomato o laureato in agraria o scienze degli animali, oppure più componenti della famiglia che da sempre hanno collaborato nell’azienda per mandare avanti l’attività senza l’iscrizione all’INPS, a nessuno di loro può trasferire l’attività e, quindi, deve chiudere l’agriturismo. Una conseguenza – chiosa - che stanno già pesantemente pagando le aziende che hanno sfortunatamente avuto il decesso del titolare mentre, la stessa sorte toccherà alle aziende che dovranno realizzare il trasferimento in favore dei giovani che sono stati o verranno finanziati con i bandi PSR sul primo insediamento giovani”.
“Attualmente, - aggiunge l’Anpa - presso la commissione regionale per l’agriturismo, le fattorie didattiche e le fattorie sociali, sono presenti diverse richieste di subentro che la commissione non può approvare, proprio in virtù dei commi 5bis e 5 ter dell’art. 13 della legge regionale che, va precisato, non esiste né nella legge nazionale né nelle leggi di altre regioni”.
L’ANPA , inoltre, informa che “ insieme a tutte le altre Organizzazioni presenti nell’Osservatorio regionale dell’Agriturismo, nella riunione del 4 aprile 2018, appositamente convocata dalla Dirigente Alessandra Celi per discutere del problema, si sono espresse in favore dell’abolizione dei comma 5 bis e 5 ter dell’art. 13 della legge 14/2009, per superare l’inconcepibile, ingiustificabile e rovinosa situazione che la norma crea per i giovani e per le aziende, chiedendo la modifica della legge”.
Infin, l’ANPA ribadisce la propria “forte indignazione per l’assurda situazione che si sta perpetrando che, se non affrontata, determinerà, nelle prossime settimane, la chiusura di altre importanti aziende” e sollecita “l’Assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che già conosce bene la situazione, di portare direttamente in consiglio la proposta di modifica della legge per la sua immediata approvazione.”