Cutro. Impresa sconfina e abbatte un eucalipteto comunale: denunciato imprenditore
Un furto ai danni del Comune di Cutro è stato scoperto dai Carabinieri forestali di Crotone che hanno contestualmente denunciato il titolare di un’impresa boschiva che durante un taglio, eseguito nelle settimane appena trascorse, avrebbe sconfinato da un’utilizzazione in corso abbattendo un eucalipteto di proprietà del comune in questione.
I FATTI
I militari, a seguito di una segnalazione, sono intervenuti per verificare cosa stesse realmente accadendo in un rimboschimento di eucaliptus posto lungo la strada provinciale che da Cutro porta al popoloso agglomerato di Steccato. Dai mirati accertamenti sarebbe così emerso che un’impresa boschiva del Petilino, che aveva acquistato il soprassuolo di un’area boschiva per abbatterlo, aveva sconfinato abbondantemente nell’area boscata limitrofa di proprietà del comune di Cutro.
Una parte del materiale legnoso ricavato, destinato ad alimentare un impianto a biomasse del comprensorio, era ancora sul posto ed è stata posta sotto sequestro. La legna è stata consegnata all’ente proprietario.
Dal taglio, eseguito a raso abbattendo cioè tutte gli alberi radicati nell’area, sarebbe stata risparmiata una superficie di circa 10.000 m2 (pari a un ettaro), forse perché la legna sarebbe stata economicamente meno vantaggiosa da smacchiare, oppure semplicemente perché l’impresa non ha fatto in tempo.
Il responsabile dell’impresa, un giovane imprenditore del Petilino, è stato segnalato alla Procura della Repubblica per invasione di terreno, furto aggravato e altri reati avendo violato norme ambientali perché non in possesso di tutte le autorizzazioni previste normativamente.
Secondo quanto appurato dai militari, sembrerebbe inverosimile che un’impresa boschiva, peraltro iscritta all’Albo regionale specifico e con la supervisione un direttore dei lavori appositamente incaricato, possa eccedere i limiti di un’area in corso di utilizzazione.
L’impresa – secondo quanto riferito dalle carabinieri forestali - avrebbe travalicato i confini del taglio autorizzato occupando e trafugando il relativo materiale legnoso, su un’area pari a circa 75.000 m2, una superficie veramente rilevante che è del tutto inverosimile giustificare appellandosi alla scarsa conoscenza dei luoghi o a negligenza.