‘Ndrangheta: beni per 31 milioni sequestrati nel reggino
Beni per oltre trentuno milioni di euro, riconducibili ad elementi delle cosche Aquino di Marina di Gioiosa Ionica e Alvaro di Sinopoli, sono stati sequestrati dai carabinieri in esecuzione di due diversi provvedimenti dell'autorità' giudiziaria di Reggio Calabria. Nella Locride, i militari del Gruppo di Locri e della compagnia di Roccella Ionica, hanno apposto i sigilli all'hotel ristorante "Miramare" di Zagaglia Carlo & C C.S.A.S., e l'azienda "Nuova Edil" di Aquino Giuseppe & C. S.A.S.. Il provvedimento scaturisce dalle risultanze investigative acquisite dal Ros di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione "Crimine". I beni - secondo il comando provincia dell'Arma - sono riconducibili a persone gia' indagate per associazione mafiosa ed intestazione fittizia. Si tratta di Domenico Aquino, 46 anni, Giuseppe Aquino (51), Rocco Acquino (50), Giuseppe Gagliuso (55), Domenico Totino (52). Rossella Totino (52), Salvatore Totino (84) e Carlo Zagaglia (62). Il valore dei beni sequestrati ammonta a circa trenta milioni di euro. L'altro sequestro patrimoniale ha riguardato Francesco Alvaro (72), condannato per associazione di tipo mafioso, quale appartenente all'omonima cosca che opera a Sinopoli. Si tratta di un terreno situato in località Santa Maria, con annesso fabbricato di sei appartamenti e un garage di circa centoventi metri quadri. Un bene, questo, il cui valore si aggira sul milione di euro.