Reggio, Coisp: “Poliziotto sotto inchiesta per aver segnalato la mancanza di Dpi”
È stato messo sotto inchiesta il poliziotto che ha segnalato al proprio reparto la mancanza di dispositivi anti-Covid durante il servizio.
A denunciare il fatto è il Coisp, il sindacato di Polizia, guidato da Domenico Pianese, secondo cui continuerebbero ad accadere “cose anomale nel XXII Reparto Mobile di Reggio Calabria”, soprattutto – sostiene Pianese – “nei confronti dei nostri rappresentanti sindacali".
Secondo la Sigla, l’ultima riguarda quello che definisce “un improbabile procedimento disciplinare aperto dal Dirigente del Reparto nei confronti di un iscritto all'organizzazione Cosip, 'colpevole' di aver denunciato la mancanza di dispositivi di protezione individuale per gli agenti di Polizia”.
Secondo la ricostruzione dei fatti, nel pieno dell'emergenza sanitaria, alcune squadre del Reparto di Reggio Calabria sarebbero state inviate presso il Centro di Accoglienza per clandestini di Comiso, in provincia di Ragusa.
“Trovandoci in pieno lockdown – spiega Pianese - il nostro rappresentante ha voluto tutelare una squadra di dieci agenti inviati presso il Centro di Accoglienza per clandestini di Comiso con dotazioni di protezione palesemente inadeguate (soltanto due) alle perquisizioni personali che dovevano essere effettuate".
Ma per il dirigente sindacale invece di rimediare a questa mancanza “il Dirigente ha ritenuto più opportuno censurare colui che l'ha denunciata, accusandolo di non aver osservato le disposizioni di servizio”.
Pianese chiede quindi di informare immediatamente il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, “affinché presti maggiore attenzione a ciò che si sta verificando in alcune provincie come, appunto, quella di Reggio Calabria”.