Manifestazione contro i rifiuti a Reggio, Falcomatà: spero che la città partecipi
«Condivido e sostengo le ragioni dell'iniziativa promossa da Libera e dalle altre associazioni sulla questione dei rifiuti, ma non sarò in piazza oggi pomeriggio. Ho massimo rispetto delle dinamiche del civismo, delle energie che si muovono nel vasto mondo dell'associazionismo reggino e calabrese. Come ho avuto modo di affermare da subito, la mia presenza non doveva e non deve essere il motivo di una possibile strumentalizzazione della piattaforma della manifestazione che ritengo del tutto opportuna». È quanto dichiara, in una nota, il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
«In queste ore ho avuto modo di interloquire con Don Ennio Stamile, del coordinamento nazionale di Libera, rete di associazioni che promuove l'iniziativa di oggi. Insieme abbiamo condiviso l'opportunità di difendere la natura squisitamente civica della manifestazione di oggi e l'importanza di sostenere un percorso di impegno, da parte delle associazioni, che possa proporre e sostenere una soluzione definitiva di una problematica che sta provocando una pesante sofferenza sul nostro territorio e nell'intera Calabria. Spero che la Città partecipi in massa alla manifestazione odierna. Io continuerò a lavorare, come ho sempre fatto, fuori e dentro le istituzioni, per difendere la Città e sostenere soluzioni praticabili. È importante che i cittadini siano informati, consapevoli e partecipi su un tema così centrale dell'azione politico amministrativa. In più occasioni ho avuto modo di ribadire che su questa battaglia la Città deve unirsi, tirando fuori le sue migliori energie, per contrastare chi sembra ordire una sorta di strategia preordinata che sta mettendo a rischio la salute dei nostri concittadini».
«Da parte mia - ha concluso il sindaco - mi sono dichiarato disponibile ad incontrare una delegazione dei promotori, a conclusione della manifestazione, per condividere con loro la necessità di individuare una soluzione definitiva a questa drammatica emergenza».