Truffa dello specchietto, automobilista non ci casca e fa arrestare il furbetto
Diversi “colpi” messi a segno, nell’ultimo mese, con l’ormai nota truffa dello specchietto, ovvero, e per chi ancora non ne fosse a conoscenza, il trucchetto di un finto incidente per poi farsi pagare dalle vittime un danno in realtà preesistente.
Secondo la polizia dietro quest’ultimi raggiri, avvenuti nell’hinterland cosentino, vi sarebbe la stessa mano, quella di un 27enne originario del lametino, B.F., già con precedenti per furto e truffa è che ieri è stato “pizzicato” dalla volanti della questura bruzia e denunciato all’autorità giudiziaria per truffa aggravata e minacce.
A lui gli agenti sono arrivati quando nel pomeriggio di mercoledì scorso, 1 luglio, avrebbe tentato di nuovo di ingannare un automobilista.
Quest’ultimo, però, resosi probabilmente conto di quanto stesse accadendo, ha subito chiamato il 113 facendo arrivare una pattuglia sul posto, nei pressi del ponte di “Campagnano” di Cosenza.
I poliziotti hanno così ricostruito la “tecnica”, col tempo affinatasi: in pratica il presunto truffatore si posizionava al centro della strada, rallentava a passo d’uomo inducendo i veicoli che seguivano a sorpassarlo, osservava ed individuava la vittima dallo specchietto retrovisore e tra quelli che lo stavano sorpassando, prevalentemente persone anziane e sole alla guida.
Poi urtava lievemente il veicolo del malcapitato e sterzava repentinamente quando l’auto prescelta lo affiancava. Alla fine sosteneva di aver subito il danno allo specchietto e portava la vittima a dargli circa 150 euro per evitare problemi e fastidi.
Al momento sono in corso altri accertamenti per verificare se vi siano altre vittime del 27enne.
La Polizia, nell’occasione, ricorda a tutti gli automobilisti di rivolgersi sempre alle Forze dell’ordine quando si hanno dubbi sulla dinamica di un sinistro.
Si invita poi a prestare la massima attenzione perché spesso i truffatori sfruttano danni già presenti sulla carrozzeria delle loro auto, simulano il rumore dell’urto, che non avviene realmente, si fanno anche aiutare da un complice che, appostato poco distante, finge di essere un testimone oculare e infine si offrono di accompagnare la vittima per raggiungere un bancomat vicino.
Al riguardo si consiglia sempre di non allontanarsi dal luogo dell’incidente e di attendere l’arrivo della Polizia.