Welfare, al via cabina di regia, tavolo tecnico e task force
Una cabina di regia, un tavolo tecnico e una task force per trovare misure con cui combattere la povertà. È emerso nel corso del confronto tra la Regione e l’Alleanza contro la povertà in Calabria. “Ci rivedremo quanto prima per verificare lo stato di avanzamento degli impegni in tal senso assunti, ben sapendo che questo – ha detto l’Assessore al welfare Gianluca Gallo - può considerarsi un passo che, per quanto importante, va considerato come l’inizio di un cammino lungo e complesso, irto di ostacoli, ma che consapevolmente scegliamo di percorrere nel segno dell’armonia, nella consapevolezza che la complessità della sfida richiede impegno comune e comune senso di responsabilità”.
Le due parti si sono unite per dare vita un tavolo nel quale decidere le attività da mettere in atto. Sono state gettate le basi per la collaborazione tra l’assessorato al welfare e la rete di associazioni, enti e sindacati capitanata da don Giacomo Panizza. All’incontro di oggi erano inoltre presenti – oltre ad una delegazione dell’Alleanza – anche la dirigente del Settore Servizi Sociali, Saveria Cristiano, ed il responsabile amministrativo della Direzione generale del Dipartimento Lavoro e Formazione, Renato Gaspari.
Al centro del confronto, come richiesto dall’Alleanza, la definizione di sinergie volte a programmare azioni di contrasto alle varie forme dello stato di bisogno, “puntando sulle tante risorse locali, in particolare umane, che la Calabria possiede e può mettere in campo”, ha sottolineato don Panizza, sollecitando il ricorso ad iniziative capaci di consentire l’acquisizione di nuovi saperi ed a favorire l’adozione di misure strutturali di contrasto alla povertà.
Gallo, dopo aver richiamato le azioni già attuate nel periodo dell’emergenza sanitaria, a partire dai recenti stanziamenti finalizzati al sostegno alle famiglie in difficoltà per permettere loro l’acquisto di farmaci e beni di prima necessità, ha condiviso l’urgenza di “avviare un confronto aperto e franco, ampio e quanto più possibile inclusivo, per dar vita ad un sistema di relazioni che, senza intaccare l’autonomia dei soggetti interessati, porti alla definizione di strategie unitarie con un utilizzo accorto dei fondi disponibili, peraltro sin qui non sempre per intero ed attentamente utilizzate”.