Elezioni a Crotone. Dal tavolo “allargato” alla corsa in solitaria, cinque movimenti in lizza
“Una squadra capace di avere intraprendenza, pur rispettando storia e genesi di tutti componenti della stessa, nonché il loro impegno, soprattutto quando questo è privo di dogmi e personalismi”.
Con questo assunto Consenso, Progetto Città, Uniti per Crotone, Valore Crotone e Crotone prima di tutto si sono incontrati oggi e al termine hanno deciso di fare “squadra” insieme alle prossime competizioni elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale della città pitagorica.
Una discussione che da quanto affermano i partecipanti al tavolo, sarebbe stata “lunga ed articolata” e dalla quale sarebbe quindi emersa la necessità di coinvolgere “tutte le migliori esperienze che la città esprime, al di là di qualsiasi preconcetto politico”, affermano i cinque “movimenti” secondo i quali, poi, la comunità crotonese non avrebbe più bisogno di quelli che definiscono come “avventurieri o di arruffoni, capaci - sbottano - di generare solo litigi personali senza mai mettere in prima linea gli interessi della collettività tutta”.
Alla base del progetto che, in pratica, riunisce i gruppi che avevano già preso parte, senza successo e a questo punto anche senza trovare una convergenza, all’ultimo tavolo allargato del centrodestra crotonese indetto dal parlamentare azzurro Sergio Torromino, vi sarebbe l’elaborazione “di un nuovo modello di città” che, affermano, “tenga conto delle complesse limitazioni in essere ai bilanci comunali” e ragionato con “con serietà e competenze specifiche, considerando anche i ritardi accumulati nel tempo”.
I cinque raggruppamenti sostengono poi sia “giusto discutere di Bonifica, Antica Kroton, PSC, negoziazione ENI, Porto, ed altre questioni strategiche e decisive per la prospettiva della città dei prossimi anni (aeroporto ed infrastrutture in generale); discussioni già dibattute ma - rilevano - con tempistiche ed effetti medio-lunghi”.
Quindi, secondo le intenzioni, sarà necessario vagliare ed impostare un ragionamento “che miri a rendere Crotone una città normale, vivibile e con una qualità di vita che rispecchi il nostro glorioso passato”.
“Abbiamo ravvisato la necessità di trattare, senza tentennamenti, con le giuste sinergie e le risorse adeguate - proseguono - l’irrisolta questione della telesorveglianza dell’area Urbana ed extra-urbana. In questo modo daremmo in un solo colpo una risposta sul piano della sicurezza, della deterrenza e della prevenzione, in diversi settori: dall’ordine pubblico al traffico, dal conferimento dei rifiuti alla stessa differenziata, e non ultimo alla sicurezza dei cittadini, dei loro beni e di tutte le attività commerciali che rappresentano la spina dorsale, produttiva ed occupazionale della nostra Città”.
Per i cinque movimenti, poi, a Crotone spetterebbe di indicare “l’orizzonte ed il percorso all’intero sistema territoriale. Come da tradizione tale è il ruolo della Comunità più grande, istituzionalmente più attrezzata a delineare un disegno progettuale i cui effetti possano riflettersi sull’intera Provincia”, sostengono.
Una sfida che Consenso, Progetto Città, Uniti per Crotone, Valore Crotone e Crotone prima di tutto affermano di voler affrontare proponendo anche “una guida autorevole, con competenze e professionalità riconosciute ovunque, grazie ad una squadra di personalità capaci di affrontare le difficoltà che la città presenta”.
L’ipotesi quindi più plausibile è quella della corsa da “solisti” di tutti e cinque i movimenti alle prossime elezioni comunali sebbene, viene assicurato dai partecipanti, si resti comunque aperti “al confronto e al dialogo costruttivo, pronti ad accogliere chiunque condivida le idee ed i progetti descritti, al fine di raggiungere l’obiettivo comune: il bene della nostra Crotone”.