UGL: la Calabria richiama alle proprie responsabilità la politica locale ed il Governo Centrale
"È continua emergenza rifiuti a Reggio Calabria, Crotone, Cosenza, Vibo Valentia e Catanzaro dove, da mesi, si assiste allo scempio di discariche a cielo aperto nei centri e nelle periferie di capoluoghi di provincia ed hinterland circostanti, dovute a rimpalli di responsabilità tra amministratori locali comunali e regionali, rei per entrambe le parti della mancata risoluzione del problema della gestione e smaltimento dei rifiuti soli urbani, nonostante percepiscono regolarmente le salate imposte da parte dei residenti." - Lo scrive in una nota Ornella Cuzzupi, Segretario UGL Calabria -
"In aggiunta - si legge - numerose associazioni ambientaliste regionali, denunciano il versamento di liquami e scarichi fognari nei mari calabresi di Ionio e Tirreno, con buona pace di sindaci ed amministratori locali inermi ed assolutamente colpevoli di negligenza ed inefficienza istituzionale, per cui inadatti a ricoprire il ruolo di primi cittadini ed amministratori di intere comunità, che stanno pagando un prezzo salato per averli eletti."
"L'UGL CALABRIA - è scritto - denuncia l'assenza di interventi da parte di chi continua a "governare" Comuni e Città calabresi, in totale spregio di dignità politica, etica e personale, gettando interi comprensori nel più totale degrado ed abbandono igienico - sanitario. Ciò è intollerabile ed indecoroso per tutti i calabresi oltre a risultare squalificante per una Politica che dovrebbe fornire servizi ai cittadini ed attrarre un turismo di massa e di nicchia, nazionale ed internazionale all'altezza dei tesori culturali, storici, ambientali e paesaggistici di una Calabria baciata da una natura generosa e con location da favola, ma vilipesa da chi la amministra in modo vergognoso."
"Non ultimo - si legge infine - punto focale è il mancato pagamento degli stipendi di lavoratori addetti alla pulizia urbana, ai quali non viene corrisposto da troppo tempo il mensile, con grave lesione del diritto per i lavoratori interessati e le loro famiglie, private di mezzi di sussistenza, nonostante i servizi regolarmente prestati a favore della collettività.
L'Unione Generale del Lavoro della Calabria, CHIEDE l'intervento delle Prefetture regionali e del Governo Centrale, onde porre urgentemente rimedio a questo stillicidio di una intera Regione, intervenendo contro chi, senza distinzione di casacca e colore politico, abusando del mandato elettorale conferitogli da centinaia di migliaia di calabresi, sta affossando l'economia, la produttività e la considerazione di un popolo fiero ed orgoglioso che non vuole esser ancora vittima di gestioni amministrative grottesche."