Portigliola: riparte il Festival del Teatro Classico di Locri Epizephiri
Il Covid-19 non ferma il Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”, kermesse ideata dal Comune di Portigliola in collaborazione con il Parco Archeologico di Locri e l’Associazione di Promozione Sociale Cultura e Territorio, che anche quest’anno è pronta a proporre straordinarie rappresentazioni nella suggestiva cornice del Teatro Greco Romano di Portigliola.
Il Festival, che gode ancora una volta della direzione artistica di Edoardo Siravo, mira a portare nella Locride, anche durante l’estate 2020, grandi nomi del panorama teatrale italiano, presentando un calendario come sempre variegato e affascinante.
Entrando nel dettaglio degli appuntamenti, si parte domenica 19 luglio con un’anteprima mozzafiato, L’ultima notte di Elena, interpretata da Elisabetta Pozzi che, diretta da Andrea Chiodi, torna sul palco del Teatro Greco Romano per dare corpo alla donna più carismatica della tragedia greca riletta da Ghiannis Ritsos sulle musiche di Daniele D’Angelo.
Dopo il successo della collaborazione con il Teatro Belli di Roma e la partecipazione alla prima nazionale del Faustus, ritorneranno poi i bravi attori della compagnia locale Locriteatro, guidata da Bernardo Migliaccio Spina, che metteranno in scena un’originalissima riscrittura dell’Edipo Re diretta dal talentoso regista di Locri.
Molta Locride sarà presente anche in E (ri)Usciron a riveder le stelle, particolarissimo appuntamento durante il quale un gruppo di astrofisici ci mostrerà le meraviglie del cielo stellato mentre l’attore Antonio Tallura reciterà versi immortali che hanno celebrato il fascino della volta celeste.
Dopo il successo dello scorso anno, tornerà quindi l’appuntamento al tramonto con Aulularia di Cristiano Roccamo, adattamento della celebre commedia classica di Tito Maccio Plauto, che avrà per protagonista Massimo Venturiello.
Tornerà anche quest’anno, ovviamente, l’appuntamento con l’ormai classico Portiglialba, che andrà in scena come di consueto all’alba del 15 agosto con una formula che ogni anno si rinnova per presentarsi più ricca e interessante, e sempre in grado di riscuotere un successo che viene sempre più spesso imitato presso i più importanti teatri antichi del Meridione.
Non poteva mancare, poi, lo spettacolo con protagonista il direttore artistico Edoardo Siravo, che quest’anno vestirà i panni di uno strepitoso Prometeo diretto da Patrik Rossi Gastaldi, regista televisivo diventato famoso tra i giovani con il programma tv Amici di Maria De Filippi, nell’ambito del quale ha ricoperto anche il ruolo di insegnante di recitazione.
Come lo scorso anno, quindi, chiuderà la kermesse il Premio Tessalo, istituito appositamente per onorare non solo grandi interpreti della scena teatrale italiana, ma professionisti che sono stati veri e propri ambasciatori della cultura classica. Se l’anno scorso la serata conclusiva aveva come tema Storia di un attore ed era stato consegnato a Mariano Rigillo, quest’anno il sottotitolo sarà Storia di un regista e vedrà la partecipazione di uno straordinario professionista che non vediamo l’ora di farvi (ri)scoprire.
A causa delle norme di distanziamento sociale imposte dal Governo per garantire la sicurezza, i posti disponibili per le rappresentazioni saranno limitati e che, nonostante venga data la possibilità di acquistare il biglietto all’ingresso del Teatro prima dell’inizio degli spettacoli, è consigliato l’acquisto in prevendita. Sempre al fine di garantire il rispetto delle norme previste dalla legge, inoltre, gli spettatori dovranno obbligatoriamente compilare e consegnare al botteghino un’autocertificazione che permetterà la tracciabilità dei presenti, senza la quale sarà vietato l’ingresso.