Decreto rilancio, Coldiretti Calabria: "1,2 mld di aiuti per agricoltura, ora “burocrazia zero”

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“Dal taglio del costo del lavoro nei settori agricoli più duramente colpiti al sostegno delle filiere, dagli aiuti alimentari ai più bisogni all’accesso al credito fino all’anticipo al 70% dei fondi comunitari alle aziende, ammontano a 1,2 miliardi i sostegni alle imprese agricole italiane autorizzati dalla Commissione Europea per fronteggiare la drammatica emergenza Covid 19”. E’ quanto riferisce il presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto in relazione all’approvazione definitiva del Decreto Rilancio.

"Il provvedimento contiene un corposo pacchetto di interventi per il settore fortemente sostenuti dalla Coldiretti. Da quando è iniziata la pandemia oltre il 70% delle aziende agricole della Regione, ha registrato una diminuzione dell’attività ma l’allarme globale provocato dal Coronavirus – sottolinea Aceto - ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali”. Nello specifico, sono 426 i milioni – sottolinea la Coldiretti - destinati all’esonero per i primi sei mesi del 2020 dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole ma anche ippicoltura, pesca e dell’acquacoltura."

"Importante – continua la Coldiretti - è anche l’istituzione di un Fondo emergenziale di 90 milioni a supporto del settore zootecnico, il rifinanziamento con 30 milioni di euro della cambiale agraria. Senza dimenticare – precisa la Coldiretti - il fondo per le emergenze alimentari con 300 milioni di euro e le misure a favore delle filiere agroalimentari come i 100 milioni destinati alla vendemmia verde che è prevista anche in Calabria, il fondo indennità sospensione attività pesca e acquacoltura e l’indennità per i lavoratori e l’estensione del contributi a fondo perduto anche alle aziende agricole."

La situazione comunque resta grave nelle campagne dove ora è urgente attivare al più presto le misure varate, adottando “zero burocrazia” - conclude Aceto - che mette in risalto che a preoccupare sono le previsioni per l’autunno con le esportazioni in sofferenza, il turismo in affanno e la ristorazione lontana dalla ripresa con un duro impatto su settori importanti dell’agroalimentare, dal vino alla carne, dal latte all’olio.