Consorzio “Ionio Crotonese”. Torchia: “è il tempo delle scelte decisive per la gestione idrica”
“Da quanto si legge in un comunicato sembrerebbe che la problematica dell’acqua irrigua nel comprensorio crotonese sia una novità emersa nel 2020 (non è mai troppo tardi verrebbe da dire!)e appresa solo tramite un manifesto nel quale il Consorzio, responsabilmente e con l’impegno quotidiano che da sempre lo caratterizza, ha comunicato, nei tempi utili, la necessità di una attenta programmazione delle aziende stante l’impossibilità di poter erogare nel mese di settembre la risorsa idrica, in quanto in base alle regole vigenti, la disponibilità si sarebbe esaurita.” Ad affermarlo in una nota è Roberto Torchia, presidente del Consorzio Ionio Crotonese, che avanza precisando che con diverse comunicazioni inviate alla Regione Calabria ha “fatto presente che la disponibilità dell’acqua a disposizione del Consorzio non era nemmeno sufficiente per il completamento della prima coltura , quella estiva.”
“Basta osservare le cronache degli ultimi decenni – prosegue Torchia - per poter facilmente costatare come ciclicamente il copione si ripete e solo una attenta programmazione del Consorzio ha evitato il peggio!. Le denunce sulla necessità di un diverso approccio e soprattutto di una diversa strategia sulla gestione dell’acqua sono state innumerevoli e costanti. Solo per citare l’ultima in ordine di tempo (risale a giugno u.s.) - annota– è stata una mia puntuale, ragionata e documentata risposta ad una nota della società A2A , che ha offerto una certa apertura. Innumerevoli - aggiunge - sono le istanze, la corrispondenza e gli incontri con la Regione Calabria il tutto sempre orientato ad una puntuale rappresentazione della situazione con l’individuazione di percorsi sistemici utili alla soluzione della problematica.”
“Nella precedente legislatura regionale - registra il Presidente dell’Ente consortile - non siamo mai riusciti ad incontrare l’assessore regionale all’agricoltura (il Presidente di allora o il Delegato) ma solo interlocuzioni con funzionari, con le evidenti limitazioni nel prendere decisioni, del Dipartimento Lavori Pubblici e Demanio Idrico. Il 25 maggio u.s. abbiamo incontrato il neo assessore all’agricoltura Gallo, che si è dimostrato molto attento, a cui abbiamo evidenziato tutte le criticità esistenti e quelle per il futuro prossimo registrando una disponibilità politica ad affrontare finalmente e seriamente il problema. Però - riferisce con rammarico Torchia - ancora non vi è stato alcun atto, di nostra conoscenza, che possa far pensare all’inizio di un confronto con A2A. Non è sicuramente la vicenda delle concessioni autostradali a livello nazionale ma le concessioni idriche dei laghi silani, alle nostre latitudini, somigliano molto per le connessioni che queste comportano”.
“Siamo ben consapevoli della complessità della problematica con tutte gli effetti di carattere giuridico ed economico ma, - continua Torchia - siamo altrettanto convinti e consapevoli che il rinvio reiterato ad affrontare e risolvere tale stato di cose, con l’utilizzo del solo metodo dell’intervento emergenziale, rende impraticabile un percorso di sviluppo e consolidamento dell’economia delle nostre imprese agricole. Dalle nostre previsioni - chiarisce – vi è la possibilità di fornire acqua fino circa a meta agosto e questo indubbiamente mette a repentaglio l’ultimazione di qualche coltura. Con queste previsioni, di conseguenza – ribadisce – mancherà la disponibilità idrica per la coltura autunnale dei finocchi la cui piantumazione è prevista per la prima metà di settembre. Occorre quindi un urgente intervento da parte della “politica” perché è ovvio che le attuali regole e il vigente modello, come è stato osservato molte volte, non rispondono più ai bisogni della nostra agricoltura. Ci aspettiamo, e per questo offriamo tutta la nostra collaborazione, che ci sia il necessario scatto da parte di una classe dirigente lungimirante ed acuta per tutelare gli interessi del territorio, valorizzare le risorse che si hanno e non intervenire solo nel momento dell’emergenza, ma, con coraggio prospetti, mi vien da dire imponga, soluzioni sostenibili e durevoli. Il Consorzio continuera ad offrire disponibilità tecnica per affrontare le complessità della gestione degli impianti irrigui nel comprensorio crotonese. Questo - conclude Torcha -è il tempo delle scelte nella gestione del territorio e per la sua economia, è anche il tempo del coraggio della politica, perché l’agricoltura del Made in Calabria necessita di acqua”.