Truffe, giro di marche da bollo false tra l’Emilia e la Calabria: 16 indagati
Sono 16 gli avvisi di conclusione indagini preliminari nei confronti di altrettante persone che, residenti in diverse regioni, sono indagate nell’ambito dell’operazione "Marchette", condotta della Guardia di finanza.
Questa mattina le fiamme gialle di Bologna hanno eseguito, su richiesta del gip, la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei confronti di tre italiani ritenuti far parte di un’associazione che, attiva fra l’Emilia Romagna e la Calabria, sarebbe stata dedita alla contraffazione e clonazione di valori bollati, di traveller’s cheque e indebito utilizzo di carte di credito oltre che di truffa.
I finanzieri hanno poi notificato gli avvisi di conclusione delle indagini nei confronti di soggetti residenti sul territorio nazionale e coinvolte, a vario titolo, nell’inchiesta condotta dalla procura bolognese.
Le indagini, partite dopo la segnalazione del direttore del Pubblico registro automobilistico del capoluogo emiliano, avrebbe permesso agli inquirenti di scoprire il modus operandi.
I membri dell’organizzazione acquistavano marche da bollo che, una volta contraffatte, venivano vendute ad agenzie di pratiche auto.
Nel corso delle investigazioni, oltre al sequestro di numerose marche clonate e contraffate, sono stati trovati diversi traveller’s cheque falsi per oltre 100 mila dollari
E non solo. I finanzieri hanno accertato delle truffe al circuito Master card Visa per oltre 76 mila euro, ed è stato arrestato un latitante ricercato da oltre dieci anni, poi portato nel carcere di Modena.
Le indagini sono state eseguite dal II Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna e dirette dalla Procura della Repubblica felsinea, nella persona del Sostituto Bruno Fedeli.