Pd: parte dalla Calabria il tour nazionale del Partito
Parte dalla Calabria il tour nazionale del Partito Democratico tra le aree di crisi industriali del nostro Paese. Prima tappa nell’area ex Sir di Lamezia Terme, oggi area produttiva Papa Benedetto XVI, organizzata dal responsabile nazionale del Dipartimento “Crisi industriali” del Pd Carlo Guccione e dal responsabile nazionale del Dipartimento “Lavoro” del Pd Marco Miccoli. Nel pomeriggio, invece, seconda tappa a Vibo Marina.
“Un viaggio per fare il punto della situazione e superare le attuali criticità per lo sviluppo delle varie aree industriali, per capire le ripercussioni che ha avuto l’impatto delle misure di contenimento della pandemia sull’occupazione e sull’attività economica e produttiva. Non possiamo immaginare un Sud senza industria."
"Il Mezzogiorno – afferma Carlo Guccione – deve tornare ad essere un luogo di crescita e il Piano per il Sud 2030 va in questa direzione. Perché è da qui che bisogna ripartire e oggi abbiamo le risorse per farlo evitando che le conseguenze economiche del Covid-19 aumentino le diseguaglianze tra Nord e Sud. Il Partito Democratico nelle scorse settimane ha presentato una proposta per una nuova politica industriale che punta a innestare innovazione e digitalizzazione delle imprese, individuare progetti strategici di transizione energetica, bonificare le aree, riconvertire aree industriali dismesse, rafforzare le Zes come poli di attrazione e di investimenti. Dobbiamo fare in modo che le risorse siano realmente aggiuntive e non sostitutive rispetto alle politiche ordinarie. Va promosso un equilibrio territoriale anche alla luce delle risorse che arriveranno con il Recovery Fund e con il Fondo sviluppo coesione per il periodo 2021-2027”.
Tutto questo però deve passare anche dalla qualità dell’azione amministrativa. “Ecco perché – sottolinea il responsabile Crisi industriali del Pd Carlo Guccione - di pari passo bisogna portare avanti la trasformazione digitale della Pubblica amministrazione. La proposta del Pd prevede investimenti per garantire entro due anni l’accesso al 5Ge al digitale in tutto il Paese; 500mila nuove assunzioni pubbliche di giovani, creativi, ingegneri, informatici per migliorare la qualità dell’intervento pubblico, selezionati in base alle loro competenze specifiche, organizzative e di sistema”.