Infanzia, Confcoop: “censimento delle strutture, così potranno essere sostenute”

Calabria Attualità

Sarà suddiviso in due fasi il censimento delle strutture educative per l’infanzia da 0 a 6 anni, voluto dal dipartimento Scuola, Lavoro e Politiche sociali. Il progetto è stato avviato per la ricognizione sulle strutture e gli enti privati autorizzati e accreditati. Il censimento partirà in una prima fase dalle 14 del 31 luglio, mentre una seconda fase partirà poi dal 31 agosto al 30 settembre.

Camillo Nola, presidente di Confcooperative Calabria ha bene accolto la notizia dell’attivazione del censimento che definisce “passaggio importante che di sicuro permetterà di dipanare la nebbia che sinora ha avvolto il settore; e di mettere in luce quelle realtà che spesso si sostituiscono meritoriamente al servizio pubblico, offrendo una formazione di qualità. Conoscere le strutture attive sul territorio regionale di sicuro consentirà anche di sostenerle in questo periodo difficile per tutti noi, queste strutture hanno dovuto fermare le proprie attività e dovranno sostenere ingenti spese per il ritorno tra i banchi a settembre.”

È dunque fondamentale che tutte le strutture attive in Calabria si censiscano accedendo al portale dedicato attraverso il link sis.welfarecalabria.it. Alle parole di Camillo Nola, fanno eco quelle di Iolanda Cerrone ed Emilia Mezzatesta, consigliere regionali di Confcooperative Calabria, oltre che legali rappresentanti di due importanti realtà educative rispettivamente di Cosenza e dell’Alto Tirreno Cosentino. Iolanda Cerrone, sottolinea: “Il dialogo aperto con l’Assessore Gallo e con i dirigenti del dipartimento ha portato a questo primo importante passo, che sinora era sempre stato rimandato e senza il quale è difficile tracciare la realtà e le problematiche delle strutture educative 0-6 anni”.

Emilia Mezzatesta punta invece sul supporto da dare a queste strutture in questa delicata fase: “Confcooperative, al fianco di diversi comitati nati spontaneamente, sta garantendo il massimo supporto alle nostre piccole realtà imprenditoriali educative; bisogna ora più che mai fare rete e affidarsi alle competenze di un’organizzazione di rappresentanza strutturata che possa raccogliere le istanze, sintetizzarle, e fare in modo che le scelte politiche diano risposte concrete alle tante scuole presenti nel nostro territorio.”