Sex extortion: chiede 5 mila euro per non far finire le foto intime alla moglie della vittima

Cosenza Cronaca

Avrebbe dovuto pagare 10 mila euro così che delle sue foto in intimità non finissero nelle mani della moglie. Questa la richiesta che avrebbe ricevuto un professionista cosentino da un 34enne, anch’egli del posto, W.N., che oggi è finito in carcere con l’accusa di estorsione.

A bloccare l’uomo sono stati gli uomini della squadra mobile bruzia dopo delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo.

Dieci giorni prima, il 34enne avrebbe contattato il professionista paventandogli la possibilità che persone vicine alla criminalità organizzata potessero inviare alla consorte delle sue immagini intime e diffonderle in rete.

Per scongiurare questa eventualità l’uomo, che vanta una parentela con personaggi della malavita locale, si sarebbe proposto come “mediatore” tra la vittima e le persone della criminalità organizzata locale, affermando che questi, per non diffondere e a anzi cancellare gli “scatti”, avrebbero voluto, appunto, 10 mila euro suddivisi in due tranches e che avrebbe dovuto consegnare lo stesso presunto estorsore.

Le indagini avviate immediatamente e condotte dal personale della III Sezione Reati contro la persona della Mobile anche con intercettazioni e di videoriprese, hanno portato a ricostruire tutta la vicenda e si ritiene quindi ad individuare le responsabilità dell’autore.

Così questa mattina, a Rende, immediatamente dopo che il 34enne si è fatto consegnare la prima tranche (5000 euro) dal professionista, gli investigatori sono intervenuti e lo hanno bloccato trovandolo con tutta la somma.

Dopo le formalità il 34enne è stato portato nel carcere Cosenza dove resterà disposizione della competente autorità giudiziaria.