Chiude i battenti “Rinfresca lo stress”: “Tessere di Comunità” torna a settembre
Chiude i battenti con un carico di emozioni e positività la travolgente esperienza di “Rinfresca lo stress”, l’appuntamento con l’aperitivo offerto dall’equipe di educatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, operatori di prossimità del Centro Calabrese di Solidarietà che gestiscono il progetto “Tessere di Comunità”. Partito in pieno lockdown, “Tessere” ha come finalità l’affiancamento e il potenziamento del rapporto genitoriale e dell’intera comunità educante; è finanziato dai fondi CEI 8x1000 di Caritas Italiana, e voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace.
Per cinque settimane, sono stati tanti i genitori e i figli, ciascuno nel proprio spazio, sono approdati al villaggio educativo allestito nel Kiosko di località Giovino ogni mercoledì, dalle 18 alle 20.
Tante famiglie che si sono ritrovate - giocando, parlando senza preconcetti e paure, svolgendo attività guidati dal sorriso e dalla professionalità della squadra del CCS - hanno trovato strumenti importanti per potenziare le proprie relazioni e sviluppare il senso della comunità.
Perché “noi siamo tessere di una comunità”, costruiamo una rete di relazioni che influenzano il percorso di ogni persona che incrociamo come il capo di un gomitolo che passa di mano in mano e intreccia lo spazio comune di chi si trova nel perimetro. Una rappresentazione plastica degli “intrecci” di rapporti che fanno di una comunità “una famiglie di famiglie” è data proprio dal momento conclusivo dell’incontro di mercoledì scorso, arricchito da tanti graditi ospiti che si sono affacciati al villaggio educativo: gli operatori hanno chiesto a genitori e figli di lanciare il gomitolo ricevuto dal predecessore, ‘regalando’ una parola che possa rappresentare il percorso di emozioni compiuto in queste settimane.
Alla fine, lo spazio “tessuto” dai presenti è diventato un fitto intreccio, proprio la rappresentazione della intersezione di relazioni e rapporti che incastra le tessere della nostra comunità e diventa la rete di salvataggio, l’antidoto alla solitudine, al senso di inadeguatezza, alla paura e alla sconfitta. Perché “nessuno si salva solo, e la comunità è vita”, come amano ripetere Cristina Marino, Fabio Pirrotta, Rosa Fiore, Claudio Falbo, Annarita Simone, Andrea Barbuto, Angela Arone, Imma Mazzitelli, Serena Corrone, Consuelo Corabi, Emanuela Caloiero, Vittorio Marino, Kenia Maria Iglesia Vaillant, Francesco Passafaro e Vittoria Scarpino, il cuore pulsante di un progetto che riserva ancora tanti momenti emozionanti e di crescita.
A far visita al villaggio educativo in occasione dell’ultimo appuntamento, oltre alla presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, Isolina Mantelli, e alla referente della Caritas diocesana, Antonella Prestia, l’assessore comunale alle Politiche sociali Lea Concolino, il consigliere regionale Libero Notarangelo vice presidente della commissione Sanità, e il sostituto procuratore della Procura per i minorenni di Catanzaro Maria Rita Tartaglia.
“Se si trova una via di comunicazione nuova tra genitori e figli che non sia quella del conflitto o della contrapposizione, mi sembra che questa sia una grande vittoria – ha detto la presidente del CCS, Isa Mantelli –. E’ chiaro che all’inizio i numeri sono piccoli, perché noi questo lavoro lo facciamo da anni e adesso stanno esplodendo: forse questa esigenza di trovare una nuova alleanza è sentita sia dai ragazzi che dai genitori”.
Secondo Antonella Prestia si è concluso un percorso nella piena condivisione “un confronto diretto e franco tra genitori e figli, carico di emozione , e di speranza. Perché all’evidenza si è aperto il dialogo senza se e senza ma, un dialogo che nell’ascolto e nella verità guiderà a conoscere l’altro, ad accettarlo e abbracciarlo nella sua diversità anzi unicità. Questa l’immagine finale dalla quale ripartire , bellissima, che a mio parere impone di continuare e ci fa toccare con mano che ci si può ritrovare e riscoprire tutti , quali coppie e quali famiglie. Camminando insieme”.
“Tessere di comunità” torna a settembre, con nuove attività che si svolgeranno nel centro sociale sito nel quartiere Aranceto, gestito dal Centro Calabrese di Solidarietà, il CCS è già pronto a riabbracciare le sue famiglie e a riprendere il percorso avviato.