Covid-19: dopo l’estate cosa succederà? Se n’è parlato a Falerna
Un pubblico molto attento e numeroso ha seguito il dibattito pubblico sul tema: “Covid-19: dopo l’estate cosa succederà?” organizzato dall’associazione Logo&Polis di Iolanda Baretta, in una struttura ricettiva del lungomare di Falerna.
L’emergenza sanitaria da Coronavirus, che da alcuni mesi ha fortemente condizionato le nostre vite, ha catalizzato l’attenzione dei presenti, consentendo ai relatori ospiti del dibattito di affrontare la tematica nei suoi diversi aspetti.
“Il Coronavirus ha fatto più morti di qualunque altra malattia in rapporto allo stesso arco di tempo. Anche per i prossimi mesi dovremo imparare a convivere col Covid-19 e a tenere a bada la diffusione del contagio. Ad oggi sono 680mila le persone morte a causa della pandemia e dobbiamo avere il coraggio di dire che ancora non siamo nella fase d’uscita del fenomeno pandemico”. Queste le considerazioni di Riccardo Barberi, docente di Fisica all’Università della Calabria che ha ribadito: “Il virus è ancora in circolazione e non è affatto mutato rispetto a qualche mese fa”.
Giuseppina Berardelli, infettivologa dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia, ha ricordato che, in realtà, le prove generali della pandemia in corso c’erano già state negli anni scorsi quando si è verificata l’epidemia della Sars (Sindrome respiratoria acuta grave), una malattia infettiva che inizia a diffondersi tra gli animali e poi passa agli umani.
“La pandemia da Covid-19 non ce l’aspettavamo, ha colto tutti impreparati. Per i prossimi mesi si parla di seconda ondata, in realtà – ha spiegato l’infettivologa – si tratta di un’ondata unica che non si è mai fermata”.
Sia Barberi che Berardelli hanno raccomandato di non abbassare la guardia e di continuare ad osservare le basilari misure di sicurezza anti-contagio (indossare le mascherine, lavarsi le mani ogni volta che si entra in un nuovo ambiente).
Accorgimenti importanti e da non sottovalutare se si vogliono effettivamente limitare i danni di un’emergenza sanitaria che non è mai finita.
Anche Stefano Rocca ha concordato sul fatto che bisogna ancora stare molto attenti per cercare di arginare il fenomeno pandemico il più possibile. Rocca ha evidenziato le tante difficoltà e problematiche che il settore delle attività produttive sta fronteggiando da quando è stata proclamata la pandemia; criticità rese ancora più pesanti dallo stop forzato del lockdown.
“Una nuova chiusura – ha asserito il vicepresidente– per il commercio e il settore produttivo sarebbe veramente letale. Commercianti e imprenditori davvero non potrebbero sopportare un nuovo fermo delle varie attività. Sarebbe il de profundis per l’economia locale già fin troppo fragile. Ecco perché difendere la propria salute significa anche tutelare l’altro e consentire a molti di poter portare avanti il loro lavoro”.
All’incontro hanno partecipato anche Daniele Menniti, sindaco di Falerna, e Paolo Mascaro, primo cittadino di Lamezia.
I due amministratori hanno raccontato i terribili mesi della quarantena quando gli uffici comunali hanno lavorato ugualmente, nonostante le restrizioni dettate dalla pandemia, per garantire i servizi ai cittadini e anche per organizzare le tante attività solidali destinate al sostegno delle categorie sociali svantaggiate.
Amministratori in prima linea anche durante la pandemia globale per far sentire ai cittadini la vicinanza di quella che è la prima istituzione sul territorio, ovvero l’ente comunale.
Oggi, a poco più di un mese dalla riapertura delle scuole fissata per metà settembre, la preoccupazione è proprio quella di non riuscire a completare gli interventi richiesti dal governo nazionale per adeguare le aule alle misure anti-Covid.
Mascaro ha lanciato la proposta di posticipare la data d’inizio delle lezioni proprio per dar modo agli enti locali di effettuare i lavori di ammodernamento, in base alle nuove disposizioni governative. Menniti ha fatto presente che anche quello del trasporto pubblico è un altro importante aspetto da studiare e risolvere con soluzioni celeri e pratiche, al fine di garantire gli spostamenti in sicurezza nel rispetto del distanziamento sociale.
Dal dibattito è emerso che la stagione autunnale si annuncia intensa e complessa per le nuove abitudini da assimilare e da mantenere ancora a lungo se vorremo davvero uscire indenni da una pandemia globale che ha colto di sorpresa il mondo intero. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Maria Scaramuzzino.