Vallefiorita, volontaria: “La biblioteca comunale non promuove eventi di partito”
Su una cosa è certa Patrizia Fulciniti, delegata per la scuola e la cultura dell’associazione Terra di Mezzo che gestisce da anni la Biblioteca Comunale di Vallefiorita. La biblioteca “non ospita eventi di partito”. Un chiarimento che la volontaria che dal 18 maggio svolge attività di studio assistito per studenti stranieri e che da oltre tre settimane sta accogliendo nella nuova sede della Biblioteca Comunale, sita nei locali della ex scuola media in via dello Stadio, bambini e bambine per assisterli nei compiti delle vacanze e per promuovere l’ascolto e la pratica della lettura libera, ha deciso di dare in merito all’inaugurazione della sede di Fratelli d’Italia in quello che gli organizzatori avevano definito “giardini della Biblioteca Comunale”.
Come scritto dalla Fulciniti “i giardini della Biblioteca Comunale non esistono: lo spazio in cui è avvenuto l’incontro è il cortile di Palazzo Loiacono, che è stato dal 2013 al 2018 sede della Biblioteca Comunale e che, dopo gli opportuni interventi di ristrutturazione, dovrebbe diventare la sede del Museo del Giocattolo”.
“L’inaugurazione del circolo di Fratelli d’Italia non rientra nei compiti di promozione delle biblioteche pubbliche “che riguardano l’informazione, l’alfabetizzazione, l’istruzione e la cultura” e sono ben precisati nel Manifesto IFLA/Unesco”. E ha poi affermato di essere rimasta sconcertata “nel vedere associate le parole “biblioteca comunale” con il nome di un partito politico, indipendentemente dal fatto che si trattasse di Fratelli d’Italia”.
“Le Biblioteche pubbliche, come riportato nel Manifesto già citato, svolgono un ruolo importante, volto alla promozione della capacità di lettura e interpretazione del patrimonio culturale di una comunità e all’ampliamento della consapevolezza dell’importanza dell’eredità culturale che è propria di una comunità e di un territorio. L’Unesco riconosce la “biblioteca pubblica come forza vitale per l’istruzione, la cultura e l’informazione e come agente indispensabile per promuovere la pace e il benessere spirituale delle menti di uomini e donne.” Generalmente i partiti politici promuovono divisioni, non gettano ponti, non intrecciano reti se non tra i loro accoliti.
“Le biblioteche devono fornire a bambini, giovani e adulti gli strumenti adeguati per leggere la realtà e per consentire uno sviluppo democratico della realtà sociale in cui siamo immersi, perché un cittadino informato, che legge e si documenta è in grado di comprendere ogni manipolazione e di esercitare i propri diritti democratici.
La biblioteca non è la sede di una fazione, e quindi non può essere associata ad alcuna parte, è il luogo della libertà di conoscere a prescindere dalle scelte personali, religiose, politiche di chi la gestisce o la frequenta, non è il luogo del pensiero unico ma quello in cui i pensieri si formano e si liberano per permettere a ciascuno di trovare il proprio posto nel mondo e i propri spazi di libertà. Non è il luogo dell’obbedienza e dell’omologazione ma quello in cui si apprende il pensiero critico e divergente”.