Csv: entro novembre la fusione tra i centri di Catanzaro, Crotone e Vibo
Fusione per i centri servizi di volontariato di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. È emerso nel corso della riunione dell’organismo territoriale di controllo della Calabria, che è l’ufficio territoriale dell’Onc (Organismo nazionale di controllo) chiamato a svolgere funzioni di controllo dei Centri di Servizio al Volontariato nei territori di riferimento.
Entro fine settembre, i presidenti dei tre centri (Luigi Cuomo, Lucia Sacco e Roberto Garzulli), affiancati dai tre direttori (Stefano Morena, Filippo Sestito e Maurizio Greco), provvederanno a far licenziare dal gruppo paritetico la bozza del nuovo statuto che con atto notarile darà ufficialmente vita al nuovo centro, e a sottoporlo all’approvazione dei rispettivi consigli direttivi prima, e dell’assemblea dei soci poi. L’atto che sancisce la costituzione ufficiale del CSV della Calabria centrale sarà poi reso pubblico nei sessanta giorni successivi in Prefettura a Catanzaro.
Così alla presenza di Oscar Durante e Francesco Cosentini, rispettivamente presidente e componente dell’Otc, è arrivata la conferma della volontà a procedere con il processo di fusione. Dopo anni di discussione e ore di interminabili dibattiti, il processo di fusione dovrebbe arrivare a compimento dal punto di vista burocratico entro il 30 novembre (termine ultimo per la presentazione di tutti i requisiti richiesti), per poi acquisire la piena operatività il 1° gennaio 2021.
Il progetto di fusione, seppur con posizioni di campanilismo, si lega ad un’attività di riforma più generale che sta caratterizzando i Centri di Servizio di tutta Italia. Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, quindi, con la loro fusione in un unico centro, hanno messo da parte le ritrosie iniziali per abbracciare un progetto di più ampio respiro che risponde alle finalità del Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio e che l’Onc auspica si concluda presto.