Bonus Inps, consigliere di Lamezia si auto denuncia: “Faccio l’avvocato non il politico”

Catanzaro Attualità

Rosario Piccioni, consigliere comunale di una lista civica a Lamezia Terme, è venuto allo scoperto. Con un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook il consigliere si è auto denunciato per aver fatto richiesta del bonus Inps. “Voglio essere trasparente fino all’inverosimile - ha scritto Piccioni - ho chiesto e ottenuto, così come 142.000 avvocati in Italia, il bonus professionisti legato al Covid-19 semplicemente perché ne avevo diritto e ne avevo bisogno. 600 euro per il mese di marzo e 600 euro per il mese di aprile. E non me ne vergogno: perché di professione faccio l’avvocato e non il politico”.

Ha quindi scritto di aver chiesto e ottenuto, come tanti altri colleghi il “bonus professionisti legato al Covid 19” semplicemente perché “ne avevo diritto e ne avevo bisogno. 600 euro per il mese di marzo e 600 euro per il mese di aprile. E non me ne vergogno: perché di professione faccio l'avvocato e non il politico. E lo sanno tutti che anche la giustizia, così come tanti settori, nei mesi di marzo e aprile è stata completamente paralizzata e noi avvocati non abbiamo lavorato: non abbiamo svolto cause e non abbiamo potuto ricevere clienti”.

“In ogni caso voglio approfittare di questa occasione per fare chiarezza: il consigliere comunale in una città come Lamezia Terme, partecipando a tutti i lavori consiliari, può ricevere al massimo 845 euro lorde al mese che con le trattenute diventano all'incirca 580 euro mensili”. Per Piccioni se “c’è qualcosa per cui indignarsi, e mi indigno anche io, è che chi guadagna centinaia di migliaia di euro all'anno decida di fruire di ammortizzatori sociali nonostante abbia una indennità mensile a doppia cifra.