Calabria. Tutti a scuola dopo il Covid, la campanella suonerà il 24 settembre
Dopo il lungo stop del lockdown e l’altrettanto lunga pausa estiva, gli studenti calabresi torneranno tra i banchi il prossimo 24 di settembre (in tutta Italia la data è partire dal 14) e vi siederanno fino al successivo 12 di giugno, termine ultimo per la conclusione dell’anno scolastico 2020/2021.
Le date del calendario delle lezioni sono state stabilite dalla governatrice Santelli con un apposito decreto firmato ieri - sulla base di quanto stabilito dall’ordinanza del 23 luglio del Ministero dell’Istruzione - e che sancisce, appunto, dal 24 settembre il suono della campanella per le scuole dell’infanzia (che termineranno l’anno il 30 di giugno), del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione appartenenti al sistema di istruzione, compresi i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti.
Le lezioni, secondo quanto stabilisce il dicastero dovranno durare almeno duecento giorni.
Quanto alle pause previste durante l’anno, per le relative festività, i cancelli resteranno chiusi invece il 2 novembre per la commemorazione dei defunti; il 7 dicembre come chiusura pre-festiva. Inoltre, dal 23 dicembre al 6 gennaio per il Natale e dall’1 al 6 aprile per la Pasqua.
Sarà dunque e questo il primo anno di lezioni del post Covid, tra nuove disposizioni che regolamenteranno il regolare svolgimento dell’anno dopo lo stop imposto nei mesi scorsi dall’emergenze epidemiologica.
Gli istituti, come sottolineato dal Ministro della Salute, Gianni Speranza, dovranno ripartire “in sicurezza”, e di questo il Consiglio dei Ministri ne ha discusso appena due giorni valutando anche il recente documento del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) e le misure necessarie per assicurare adeguate garanzie anche per il trasporto scolastico.
Lo stesso Ecdc ha difatti assicurato come la riapertura delle scuole non è mai stata associate, finora, ad un aumento della trasmissione del virus.
Intanto anche il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sta lavorando sugli organici e le immissioni in ruolo, valutando - alla luce delle prescrizioni anti covid che prevedono un distanziamento di almeno un metro tra gli studenti - anche il problema della mancanza di aule. Al vaglio soluzioni alternative come l’utilizzo, ad esempio, dei bed&breakfast in cui svolgervi le lezioni.
Con il Decreto Rilancio sono stati stanziati dal governo 330 milioni di euro dedicati poi ai lavori di ampliamento e ristrutturazione degli edifici scolastici e con il Decreto Scostamento sono previsti 32 milioni per il 2020 e 48 per il 2021, per coprire il costo di affitto di altri locali, tecnostrutture e patti territoriali.