XVI edizione festa della bandiera a Santo Stefano in Aspromonte
Si è svolta lo scorso sabato, 29 agosto, la XVI edizione della Festa della Bandiera a Santo Stefano in Aspromonte. Presenti tra gli altri il Sindaco del Comune di Santo Stefano in Aspromonte dott Francesco Malara, il Tenente Colonnello dei Carabinieri dott.ssa Domenica Tigano diretta discendente dell’eroica famiglia dei Romeo, il Sacerdote don Salvatore Barreca, la delegazione dell’Associazione Nazionale dei Bersaglieri e l'autrice dell’opera artistica " Venti di Storia " prof.ssa Daniela Autunno.
L’opera è costituita da 21 figure intarsiate nel legno a grandezza naturale e colorate con la necessaria tecnica per dare la giusta profondità, rappresentanti due momenti fondamentali dell’unità d Italia, due momenti storici distanti 13 anni che rappresentano un ponte storico che legano il comune di Santo Stefano in Aspromonte con l' Italia unita nata dalle lotte risorgimentali.
Da un lato gli eventi del 29 agosto 1847, giorno in cui ebbero inizio i moti di Reggio Calabria con la benedizione del tricolore italiano in mano a Domenico Romeo nella piazza di Santo Stefano in Aspromonte utilizzato per la prima volta nel Sud Italia quale simbolo dell’intera Nazione e dall’altro il 7 novembre 1960 con l’ingresso nella Napoli liberata di Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi e Giovanni Andrea Romeo in rappresentanza della delegazione Reggina che ebbe l’onore di far sventolare per prima dal palazzo già sede del Regno Borbonico alla propria figlia Elisabetta Romeo lo stesso tricolore ciò a segnalare l avvenuta Unità d'Italia.
La comunità Stefanita oltre ad apprezzare le figure artistiche rappresentative dei fatti e dei personaggi storici, ed i suoni festosi della fanfara dei Bersaglieri, ha voluto cosi rendere onore, tenendo sempre accesa la fiamma del ricordo, ai propri eroi risorgimentali che diedero la vita perseguendo i propri ideali e raggiungendo l’agognata Unità d'Italia a cui tutta la popolazione di Santo Stefano partecipò simboleggiando in tal modo ed ulteriormente con tale opera il diritto di fregiarsi del titolo di Città della Bandiera per i sacrifici e l’onore con cui un' intera comunità contribuì alla formazione dell’Italia