Rientro a scuola. Docenti di sostegno: “tutelare il diritto all’istruzione e alla sicurezza degli studenti”

Cosenza Attualità

I docenti titolari fuori provincia ed in provincia di Cosenza questa mattina alle ore 11.30 si sono incontrati all'ATP di Cosenza, nel rispetto delle prescrizioni imposte dall'emergenza sanitaria in atto, per chiedere “spiegazioni relativamente alle assegnazioni provvisorie provinciali/interprovinciali ed utilizzazione che ogni anno consentono a centinaia di docenti di rientrare nella provincia di residenza, colmando le enormi carenze dell'organico di diritto, soprattutto sul sostegno e, che quest'anno ha visto una drastica riduzione delle disponibilità pubblicate sia alla luce dei numeri degli scorsi anni sia delle effettive esigenze e necessità delle scuole, che dovrebbero essere addirittura maggiori rispetto agli anni precedenti.”

Molti docenti permanendo questo stato di cose saranno costretti a raggiungere le sede di titolarità del centro-nord, per una mera presa di servizio, in piena emergenza sanitaria, rischiando assembramenti e potenziali contagi sia nelle sedi di titolarità sia di rientro se successivamente dovessero ottenere l'agognata assegnazione.

“Non si comprende – denunciano i docenti - come lo scorso anno ci siano stati circa 1400 disponibilità solo sul sostegno, per ogni ordine e grado e rendersi conto solo il 30 Agosto (le operazioni di mobilità dell'organico di fatto dovrebbero concludersi ogni anno il 31 Agosto) che quest'anno siano solo 502 complessivamente. Il 64% in meno di disponibilità, arrivando al 67% nella scuola secondaria di secondo grado, 70% nella secondaria di primo grado e l'80% nell'infanzia.”

“Precisiamo, che da quanto ci risulta, gli istituti ed i vari Dirigenti Scolastici, hanno comunicato tutte le carenze dell'organico – avanzano i docenti - e le varie necessità di personale docente per l'avvio dell'anno scolastico. Non spetta sicuramente a noi docenti, capire quali siano le motivazioni che hanno portato alla situazione attuale, in quanto il nostro ruolo è quello di educatori e formatori e non amministrativi, non ci interessa capire tempi e modalità di richieste, rapporti 1/1 ed 1/2, ci saranno enti preposti e funzionari ad ogni livello che potranno verificare ed accertare eventuali responsabilità e/o errori, noi possiamo solo evidenziare lo stato di assoluto disagio, necessità e sconforto in cui oggi più che mai, come ogni anno, il sistema scuola della provincia di Cosenza versa.”

“Tale situazione produce conseguenze negative anche nelle sedi e province di titolarità del centro-nord – concludono i doicenti - che, non potranno avviare e programmare tutte le attività didattiche così come in quelle del sud (provincia di Cosenza in questione) in quanto solo 1 studente su 4, nella migliore delle ipotesi avrà il proprio docente di riferimento, con tutto quello che ne consegue in termini di violazione di diritto all'istruzione ed alla sicurezza di tutti gli studenti in generale e di quelli con disabilità in particolare.