Sanità privata. Ugl proclama sciopero generale: “non si calpestino ancora diritti lavoratori”
Non si possono ancora calpestare diritti e dignità dei lavoratori della Sanità Privata.
“Le firme opposte con Aiop e Aris lo scorso 10 giugno sulla pre-intesa – dichiara il Segretario Nazionale della UGL Sanità Gianluca Giuliano – non hanno poi prodotto la naturale sottoscrizione di un accordo che andava ratificato entro il 30 luglio. Sono 14 i lunghissimi anni di attesa per il rinnovo del contratto. Non si può continuare a giocare sulla pelle degli operatori della sanità privata".
Adeguamenti di natura economica, tutele, diritti, dignità dei lavoratori: tra gli altri, questi sono alcuni dei punti per cui il sindacato proclama, per l’intera giornata del prossimo mercoledì 16 settembre, lo sciopero generale di settore.
“La professionalità, il senso di servizio, l’abnegazione e il coraggio mostrati dai lavoratori della sanità privata in passato e confermati in questi difficili mesi dell’emergenza per il diffondersi del Coronavirus, - avanza il Segretario Nazionale della UGL Sanità - in cui la nazione è ancora coinvolta, hanno prodotto gratificazioni ma solo a parole. Definirli eroi, lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, non basta se poi di loro ci si dimentica".
La UGL sostiene difatti di aver provato in tutti i modi a sensibilizzare gli attori coinvolti in questa trattativa "perché prevalesse in ognuno il senso di responsabilità."
Nelle scorse settimane è stato chiesto formalmente alle Regioni, attraverso dei delegati della Sigla, di attivarsi per il recepimento di quanto previsto dalle misure inserite nel collegato fiscale della legge di bilancio per la copertura del 50 percento del rinnovo del CCNL.
"Siamo però di fronte a una situazione di stallo – conclude Giuliano - a cui possiamo rispondere solo con lo sciopero generale. La nostra protesta, a tutela dei circa 150mila lavoratori della Sanità Privata in attesa de rinnovo del contratto, non si fermerà fino a quando l’accordo non verrà raggiunto”.