Migranti, Manoccio: fatti di Amantea accaduti per colpa dei “Decreti Sicurezza”
"La vicenda dei migranti di Amantea mi porta ad alcune considerazioni di natura umana e giuridica, fermo restando il giudizio di una sottovalutazione del caso e di una decadenza morale dell’essere umano dovuta alle paure di contaminazioni nell'era del Covid.
La colpa dei fatti di Amantea è tutta da ascrivere ai “Decreti Sicurezza” meglio conosciuti come “Decreto Salvini”, i quali hanno smantellato il sistema pubblico dell’accoglienza i famosi progetti Sprar, a favore degli insediamenti dei Cas che si sviluppano in Hotel, in caserme e ultimamente nelle navi, quindi in un pazzesco assembramento di esseri umani e di operatori mandati come carne al macello." - Così il Presidente dell'Associazione, "don Vincenzo Matrangolo", Giovanni Manoccio -
"Non mi risulta - scrive Manoccio - che nei progetti ex Sprar oggi Siproimi ci siano stati casi di positività al Covid, nonostante la presenza di circa 28.000 ospiti nelle strutture che privilegiano l’accoglienza nelle civili abitazioni e che vengono seguite da equipe competenti e soprattutto monitorate da un sistema di controlli sia qualitativi che economici.
Nei Cas avviene il cosiddetto” assalto alla comitiva” gente senza scrupoli si è inventata la competenza sull'accoglienza aprendo centri in tutto il territorio nazionale,privilegiando il “Business” alle buone pratiche."
"I decreti Salvini - si legge - hanno accentuato tutto ciò, espellendo dal sistema pubblico i richiedenti asilo e concentrandoli nei Cas, oltre che a favorire un processo che porta i migranti sempre più a diventare uomini e donne senza diritti e quindi, nella terminologia attuale, clandestini.
Ad Amantea si vedono i magnifici risultati di tutto ciò, ragazzi messi in strutture collettive senza mediatori,senza personale specializzato, ma ammassati e quindi potenzialmente infettivi. La risposta della gente di Amantea è stata quella della protesta, che diventa ribellione di fronte ad uno Stato che non riesce a gestire il problema,tanti altri focolai infettivi ci sono stati in questi giorni dalla Sardegna del "Billionaire" di Flavio Briatore alle fabbriche del nord-est, a sparute infezioni dovute ai ritorni dei nostri giovani da località europee."
"Certo che - è scritto infine- la protesta della paura dei migranti associata a quella del Covid è materia esplosiva, non ho visto nessuna protesta nei confronti di chi da almeno 7-8-anni continua in quell' Hotel a perpetrare solo politiche di esclusione civile e di affari.
Nel 2011 in un Consiglio Comunale presieduto dal compianto Sindaco di Amantea, Franco Tonnara, avevo denunciato la deriva dell’emergenza Nord-Africa, accusando i gestori del hotel Ninfea di cattiva gestione, sono stato attenzionato dalla magistratura per le frasi riportate e registrate in quel Consiglio, non mi risulta che chi allora ed oggi dispone di quell' hotel abbia avuto lo stesso trattamento.
Oggi la popolazione di Amantea farebbe bene a richiedere un'inchiesta mirata ad evidenziare le tante opacità di questa vicenda fatta di interessi più o meno leciti, ma di solito si prendono le scorciatoie più semplici “ dagli all'untore sopratutto se migrante” .