Torna a San Vincenzo il suono della fisarmonica
Ritorna a San Vincenzo la costa il festival Internazionale della Fisarmonica. Nonostante le difficoltà per l’emergenza coronavirus, l’amministrazione comunale ha deciso di non fermare le iniziative. Ha quindi programmato per domani, venerdì 11 settembre alle 21, il concerto del Nuevo Tango Trio feat Pietro Pardino.
L’evento, fortemente voluto dal sindaco Gregorio Iannotta, il Presidente del Consiglio con Delega agli eventi Alessandra De Rose, è stato promosso per dare continuità al progetto di investimento culturale nel segno della buona musica e consolidare una tradizione che rappresenta con prestigio il Comune di San Vincenzo la Costa, puntando al contempo i riflettori sulla prossima edizione del Festival, per la quale sono già in cantiere importanti progetti.
ll trio Nuevo Tango si è costituito nel 2017 ed è composto da Paolo Luciani, pianista, Daniele Luzzi, clarinettista, Giovanni Reale, contrabbassista. Il loro repertorio è in gran parte dedicato all’inventore del genere Nuevo Tango Astor Piazzolla, autore ancora non pienamente riscoperto, anche per la mole di repertorio composto. Il gruppo si è prefissato di proporre al pubblico anche quei brani oggi ancora poco conosciuti, presentando quell’aspetto più “intimo” e “raffinato” delle sue opere musicali, attraverso un’attenta ricerca del suono con tutte le sfumature indicate e immaginate dall’autore. Il Trio ha per questo motivo suscitato la curiosità del pubblico che ha dimostrato in ogni occasione con numerosi applausi e critica positiva di gradire questa scelta.
Per questo Concerto, il Trio si avvarrà della preziosa collaborazione del Direttore Musicale del Fisv, Pietro Pardino. Quest’ultimo, già docente presso i Conservatori “S. Giacomantonio” di Cosenza e “F. Bonporti” di Trento (sez. Riva del Garda) e con all'attivo diversi concerti in rinomate stagioni concertistiche sia come solista che in formazioni da camera, rappresenta una delle figure emergenti più interessanti del panorama fisarmonicistico italiano per la sua versatilità musicale, che gli consente di spaziare dal classico al contemporaneo oltre che di confrontarsi con molti giovani compositori allo scopo di incrementare la letteratura fisarmonicistica colta, e per la lungimiranza dimostrata nelle raffinate scelte musicali proposte nelle ultime edizioni del Festival.