Stangata alla criminalità rom della Locride, blitz tra Ardore e Bovalino
Truffe, furti, estorsioni, ricettazioni e riciclaggi, ma anche reati cosiddetti “contro la fede pubblica”, l’ambiente ed in materia di droga. Il tutto aggravato dalla disponibilità di armi.
Questo quanto contestato dagli inquirenti ad un presunto gruppo criminale attivo tra Ardore e Bovalino, nel reggino, e riconducibile ad elementi appartenenti alle comunità rom storicamente radicate sul territorio in una posizione che gli stessi investigatori definiscono come “non conflittuale e non concorrenziale” con le cosche locali della ‘ndrangheta.
Stamani il blitz. Alle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale del capoluogo dello Stretto hanno fatto scattare una vasta operazione eseguendo dei provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di numerose persone accusate di far parte, appunto, del gruppo criminale.
I dettagli saranno forniti dagli investigatori durante una conferenza che il Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’Alessio, terrà alle 11.30 presso il locale Comando Gruppo dell’Arma.