Teatro di Calabria: Graecalis2020 ritorna con gli appuntamenti di settembre
Graecalis2020 ritorna con gli appuntamenti di Settembre. La realizzazione della rassegna, quest'anno, acquista un valore particolarmente simbolico, alla luce del complesso e delicato periodo attraversato dal nostro Paese. Particolarmente colpito è stato il settore dell'Arte e della Cultura: in pochi sono riusciti a rialzarsi e a riprendere, pur tra mille difficoltà, festival e appuntamenti artistici di varia natura.
In quest'ottica, preziosa è stata la compartecipazione fattiva del Comune di Catanzaro e dell'Assessorato alla Cultura, della Fondazione Rocco Guglielmo e del Circolo di Cultura "Augusto Placanica" per la realizzazione della manifestazione giunta al settimo anno di vita.
"Oltre ai nostri partner istituzionali storici, a cui va la nostra più profonda gratitudine, sentiamo la necessità di ringraziare il nostro pubblico, i tanti sostenitori che hanno voluto dimostrarci la loro vicinanza e affetto sostenendoci attivamente dal momento della ripresa delle nostre attività: ricevere tanti attestati di stima ci ha fatto capire quanto preziosa e necessaria sia l'attività del TdC per i tanti che ci seguono da dieci anni", ha chiosato Anna Melania Corrado, presidente del Teatro di Calabria.
Dopo un intenso mese di Agosto, dedicato al mito di Edipo con il seguitissimo recital "Ferite di Luce", il TdC ritorna in scena facendo rivivere il mito di un altro personaggio iconico della tragicità greca: Medea.
Carl Gustav Jung scriveva: "Chi è privo di un mito è un uomo che non ha radici": il mito si delinea, sin dall'antichità, come forma privilegiata di comunicazione e formazione dell'individuo. Una narrazione investita di sacralità che, attraverso vicende di dei ed eroi, funge da esempio e da "verità di fede".
Quale personaggio può meglio incarnare la sacralità del Mito, se non Medea? "Abbiamo costruito un viaggio fatto di parole e storie, un cammino a ritroso verso l'inizio del Mito, trasformando il personaggio di Medea in vero e proprio perno intellettuale della serata", commenta Aldo Conforto, regista della Compagnia. Medea, barbara e maga, emblema perfetto della lotta tra Civiltà e barbarie, tra Ordine e Caos, tra Ragione e Istinto.
La compagnia del Teatro di Calabria guiderà il pubblico alla scoperta della incredibile attualità del mito nella tragedia greca classica e nell'efficace trasposizione realizzata dall'autore calabrese Corrado Alvaro e della celebre opera di Euripide.
"L'opera di Alvaro è un unicum nel panorama letterario contemporaneo: riesce a recuperare il mito classico senza snaturarlo o alterarlo nelle sue radici, conferendogli tuttavia al tempo stesso una vivacità, un colore umano incredibilmente vicino a noi. In questo, Alvaro è riuscito ad eguagliare in grandezza persino la raffinatissima analisi psicologica compiuta millenni fa da Euripide", spiega Luigi La Rosa, autore della Compagnia.
Sulla scena, gli attori daranno vita alla selvaggia fierezza della Medea euripidea e alla maga senza più incanto raccontata dalla penna di Alvaro in "Lunga notte di Medea".
Un viaggio, dunque, fatto di parole, musiche, suggestioni e immagini nel cuore terribile e affascinante, della donna più celebre del Mito greco.