Acri. Al via paesaggi di/versi, intervento di poesia urbana
Si chiama Paesaggi di/versi l’intervento di poesia urbana promosso ad Acri. L’opera si compone di sei interventi, sei letture inserite in un percorso tra corso Sandro Pertini e via Padula, da leggere e da ascoltare attraverso la scansione di un qrcode, direttamente utilizzando il proprio dispositivo (attraverso fotocamera per gli smartphone più aggiornati, oppure con un’app gratuita scaricabile dallo store).
Il lavoro si configura nel dialogo tra due differenti idee: un intervento di poesia urbana, volto a riutilizzare gli spazi della città, eletti come luoghi per l’installazione dei versi poetici, mediante manifesti interagenti con i lettori; e un progetto sonoro interattivo annesso.
Il progetto inaugura un processo, che porterà alla creazione di un archivio sonoro e visivo; si farà promotore di attività di studio e ricerca improntata sui vari testi scritti e orali, e la divulgazione degli stessi. L’obiettivo è portare, attraverso l’ausilio delle tecnologie, una riscoperta di autori e racconti che spesso le nuove generazioni non riconoscono nel loro bagaglio emozionale.
Ampliare le possibilità di fruizione mediante l’utilizzo della tecnologia permette nuove vie di coinvolgimento culturale; consente alla voce narrante di farsi corpo, e raggiungere l'animo di un pubblico oggi più che mai esposto al paradosso della distanza e dell'assenza da quei luoghi che restano nella memoria letteraria e collettiva, topoi della vita e dell'aggregazione.
Il concetto di “inciampo" diviene chiave di opportunità: i giovani possono misurarsi con un’identità non ancora esaurita, i meno giovani, rivivere attraverso il racconto le esperienze che hanno forgiato la collettività.
I promotori hanno deciso di iniziare con l’opera di Giuseppe Antonio Arena, intellettuale che ha rappresentato con grande passionalità la condizione di Acri e del Meridione, sempre attento alla dignità delle minoranze. Per il progetto a cura di Francesca Pirillo, Emanuela De Marco.