Truffa per gli incentivi del fotovoltaico. Sigilli a beni per 39mln, 37 indagati

Calabria Cronaca

Sono 37 gli indagati a seguito di un’operazione dei finanzieri del Roan di Bari in merito a una truffa sugli incentivi per il fotovoltaico.

Le fiamme gialle – nell’ambito dell’operazione denominata Prometeo - hanno eseguito un provvedimento emesso dalla locale Procura della Repubblica con il quale è stato disposto il sequestro preventivo “impeditivo” di dieci impianti nel barese e di beni di circa 40 milioni di euro.

Gli indagati sono accusati a vario titolo di falso aggravato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Le indagini, durate oltre tre anni, hanno consentito di scoprire una presunta frode per percepire gli incentivi economici della produzione di energia elettrica derivante dal fotovoltaico.

Tra il 2008 ed il 2011 gruppi imprenditoriali del Nord e Centro Italia, supportati da imprenditori della provincia del capoluogo pugliese e da pubblici funzionari, hanno realizzato nel barese tre parchi fotovoltaici, secondo gli inquirenti simulandone la suddivisione, grazie alla produzione di atti pubblici ritenuti falsi, in dieci impianti, ciascuno della potenza nominale inferiore alla soglia di 1 Mw.

L’obiettivo sarebbe stato così di accedere al più agevole titolo autorizzativo della “denuncia di inizio attività”, ingannando il gestore del servizio e inducendolo a pagare alle società coinvolte incentivi economici che in realtà non sarebbero spettati.

Dai calcoli fatti fino all’ottobre 2018 è emerso che gli stessi incentivi ammontavano a circa 40 milioni di euro.

Nel dicembre dello stesso anno il Nucleo Operativo Metropolitano e la Sezione Aerea di Bari hanno informato l’autorità giudiziaria e segnalato 37 persone, tra imprenditori, tecnici e funzionari pubblici per i reati di falso aggravato e di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Ma hanno messo in evidenza anche eventuali responsabilità amministrative derivanti dall’omessa adozione di protocolli organizzativi idonei a prevenire il reato di truffa, a sei società che hanno percepito gli incentivi economici.

Gli impianti fotovoltaici saranno immessi nella disponibilità di due amministratori giudiziari già nominati dalla A.G. che provvederanno alle loro gestione aziendale.

L’esecuzione del provvedimento ha interessato 17 centri del Territorio nazionale, in cui hanno sede le società coinvolte o sono residenti i soggetti indagati, ubicati anche in Calabria oltre che in Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Calabria, Abruzzo ed ha visto impegnati 100 finanzieri.