Omicidio Dimova, arrestato per armi il padre del presunto assassino
Dopo il fermo avvenuto nella nottata di venerdì (QUI) del presunto assassino di Aneliya Domova (QUI), quest’oggi i carabinieri di Belvedere Marittimo, insieme ai colleghi della Sezione Operativa di Scalea e del Nucleo Investigativo di Cosenza, hanno tratto in arresto, per detenzione illegale di armi, il padre dell’uomo indagato per la morte della donna bulgara, uccisa lo scorso 30 agosto (QUI).
Si tratta di un 66enne di Belvedere Marittimo che, va specificato, non è implicato nelle indagini relative all’omicidio della 55enne ma il suo arresto matura “nello stesso contesto operativo”, spiegano i militari.
In particolare, nella tarda mattinata di giovedì 17, nel corso della perquisizione domiciliare disposta dalla Procura di Paola, i Carabinieri si sono presentati nell’abitazione dell’uomo.
Durante le fasi della perquisizione, apparso subito molto sofferente al controllo, si sarebbe recato nella camera da letto sostenendo di dover indossare una maglietta ma una volta nella stanza avrebbe preso un borsello uscendo poi da una finestra che dava sul giardino posteriore.
Davanti, però, si è trovato i militari che cinturavano l’abitazione e che, dopo averlo bloccato, hanno constatato che nel borsello avesse una pistola 98FS con la matricola abrasa, con 30 cartucce 9x21 all’interno di due caricatori.
Proseguendo nelle operazioni i militari hanno poi scoperto, sempre nella camera da letto dell’uomo, 10 cartucce per fucile e nel bagagliaio della sua auto un fucile doppietta calibro 16.
Informata la Procura locale, il 66enne è stato dichiarato in stato di arresto e portato nella Casa Circondariale di Paola. Nel corso dell’udienza, svoltasi ieri, l’arresto è stato convalidato e ne è stata disposta la custodia cautelare in carcere.