Situazione Suem 118 e Asp, Notarangelo (Pd) incontra il prefetto Latella
“La difficile situazione economica in cui versa l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, e che si riflette negativamente sulla tenuta del sistema sanitario territoriale, è la conseguenza nefasta di anni di ‘allegra’ gestione degli anni trascorsi scialacquando le casse dell’Asp, in maniera tutt’altro che corretta e trasparente. La triade commissariale sta cercando con grande fatica di spazzare via questo modus operandi, ripristinando legalità ed efficienza dei servizi. Un lavoro immane riconosciuto anche dalla Commissione parlamentare Antimafia che lunedì e martedì ha ascoltato con attenzione il prefetto Latella, avviato molto lentamente a raccogliere i suoi frutti, ma che ancora cammina sulle macerie che si riverberano sulla qualità dei servizi che contraggono la tutela del diritto alla salute dei cittadini”. - È quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Libero Notarangelo -
“Il confronto che lunedì ho avuto con il prefetto Latella nella sede della direzione dell’Asp, non poteva che partire anche da queste considerazione poiché la carenza di risposte è direttamente proporzionale al “rosso” delle casse dell’Azienda e alla mancanza di sostegno diretto dagli Enti sovraordinati, a partire dalla Regione – spiega Notarangelo -. Pensiamo, ad esempio, dalle nuove assunzioni di personale medico per il 118: non sono state autorizzate per carenza di fondi. E non possono essere utilizzati nemmeno i fondi messi a disposizione dal governo nazionale e regionale per l’emergenza covid perché le assunzioni a tempo determinato di personale medico vengono autorizzate solo per i reparti di pneumologia, laboratorio analisi e rianimazione”.
“La riorganizzazione delle postazioni del 118, la rete di emergenza territoriale, è tra i problemi più serie urgenti da affrontare, come mi è stato sottolineato anche nell’incontro con il prefetto Latella: sono disponibili 63 su 85 medici, ma la riorganizzazione delle postazioni di 118 consentirebbe di ridurre a due il numero delle ambulanze demedicalizzate – afferma ancora il consigliere regionale del Pd -. Nel frattempo è in itinere il concorso del dirigente 118 è in corso e per i primi di novembre dovrebbe concludersi. Il nuovo dirigente, quindi, potrà firmare gli atti necessari all’acquisto di 15 nuove ambulanze, defibrillatori e altri importanti strumenti di supporto. Il problema più urgente, quindi, resta quello del Personale ancora insufficiente. Sono state, autorizzate alcune assunzioni di infermieri - in tutto 14 - ed è stata utilizzata la graduatoria in essere all’Asp di Crotone, ma sempre a tempo determinato”.
“La realtà è che, vista la situazione in atto ed in particolare la vertenza aperta sulle indennità aggiuntive, lavorare nella rete dell’emergenza territoriale non è certo tra gli obiettivi più ambiti: serve, urgentemente, per bloccare questa emorragia di medici dal 118 una modifica dell'articolo 29 dell'accordo integrativo regionale e quindi l’individuazione di una misura economica condivisa – conclude Notarangelo -. Quello che chiediamo al direttore generale del Dipartimento della Salute, Francesco Bevere, è di raccogliere al più presto gli appelli dell’Asp di Catanzaro, in particolare di dare seguito alle comunicazioni e alle sollecitazioni della triade commissariale che, secondo quanto ci è stato riferito, al momento non hanno ricevuto risposte. Bevere convochi al più presto i commissari dell’Asp di Catanzaro per discutere delle possibili soluzioni già individuare per superare le criticità del 118, a partire dall’apertura di un confronto sulla modifica dell’articolo 29 dell’accordo integrativo regionale”.