“Cuore Matto”, la senatrice Granato: “Al ministero preso un tavolo su Decreto Calabria”
“L’inchiesta ha messo in luce, una volta di più, quanto la sanità privata, unitamente alla migrazione sanitaria, dovuta alla gestione politicizzata e non virtuosa delle Asp calabresi, sia parte integrante della voragine creata nei conti pubblici che ha condotto all’ormai decennale piano di rientro, piano di rientro che appare sempre di più un’operazione impossibile da mandare a segno, senza investimenti ulteriori in riforme strutturali”. Lo afferma la senatrice Bianca Laura Granato (M5S) commentando la recente indagine “Cuore Matto” (QUI).
L’operazione avrebbe permesso di scoprire una lunga serie di rimborsi illeciti a favore della clinica convenzionata Sant’Anna Hospital, che tra il 2013 ed il 2019 avrebbe percepito circa 10 milioni di euro in rimborsi regionali per interventi e prestazioni inesistenti.
“I responsabili della struttura, stando a quanto in corso di accertamento, si sarebbero addirittura anche resi complici di aver interagito con minacce nei confronti del personale medico – continua la Granato – perché non uscissero fuori gli illeciti commessi e la frode a danno del già disastrato bilancio sanitario regionale”.
La stessa senatrice, nel commentare l’indagine, afferma di voler avviare “un tavolo presso il Ministero della Salute per decidere dell’evoluzione del cosiddetto Decreto Calabria ormai quasi in scadenza”, e fare un bilancio sulla situazione della sanità calabrese.
“Certo è che bisogna prendere atto degli errori commessi e farne tesoro per aprire una nuova pagina che porti ad un cambiamento reale delle politiche sanitarie calabresi – conclude la senatrice – nell’ottica di restituire loro i diritti negati da ormai decenni”.