Comitato Gambarie: “Progetto Sila non basta, puntare su progetto Montagne di Calabria”
La Regione ha approvato il progetto sistemico “Progetto Sila” (QUI), che se ben concepito e portato avanti potrà senza dubbio contribuire al potenziamento dell'offerta della bellissima area montana calabrese.
La decisione viene ben accolta dal comitato Gambarie Attiva che la definisce come “un segnale” che in una terra di parchi e montagne “finalmente si decida di investire su un sistema, non solo su obiettivi contingenti”.
Mail comitato chiede anche di “alzare l’asticella” e domandarsi di cosa abbiano bisogno tutte le montagne calabresi, “non una per volta ma in modo sistemico, appunto!”
“Non siamo certo noi a poter decidere, in questo caso, ma - spiegano - vogliamo dare il nostro contributo, fare la nostra parte e proporre una serie di risorse da poter valorizzare a Gambarie, nell'area di nostra competenza, in modo equo e uniforme senza disparità di trattamento”.
L’Aspromonte, così come la Sila, il Pollino e le Serre, è un sistema complesso, “da leggere ed interpretare con chi questi territori li vive con passione da anni e che ha, senza dubbio, una vocazione turistica già avviata e che va, per l'appunto, potenziata ed aggiornata”.
Per il comitato quindi si può e si deve rispondere alle nuove esigenze del turismo, ma “fuori dalle logiche di massa e puntando a portare avanti progetti che promuovano la destagionalizzazione”.
“La montagna – viene ribadito - non può vivere 3 mesi l'anno o nelle feste comandate, le montagne calabresi devono entrare nel novero degli obiettivi fondamentali della Regione Calabria”.
Per il Comitato Gambarie, infatti, “riportare un lavoro più continuativo nelle aree intere vuol dire anche contribuire ad evitarne lo spopolamento, oltre che rappresentare un mercato turistico quasi del tutto nuovo (tranne alcune eccezioni, seppur significative) orientato alla sostenibilità per l'ambiente, favorendo tutte le attività e gli approcci che con tale concetto possano convivere”.
Questa la strada che si vuole percorrere e con spirito “di leale collaborazione, con tutti gli attori pubblici e privati necessari. Il nostro obiettivo – concludono - non è uno sterile elenco ed un comunicato stampa, ma quello che chiediamo alla regione calabria è un incontro (o meglio un serie) con operatori e gli amministratori di Santo Stefano in Aspromonte, così come con quelli della Sila e del Pollino, per poter identificare insieme le risorse che i vari territori potrebbero e vorrebbero valorizzare ulteriormente”.