Mabos, al via le residente artistiche Sense
Ritornano le residente artistiche al Mabos, Museo d’Arte del Bosco della Sila. Il 2 ottobre, infatti, la struttura ha deciso di ospitare la prima delle residenze artistiche Sense che nel 2020 richiamano la natura e in particolare il nome Immersioni d’altura.
Dopo il lockdown, gli artisti hanno decido di ripartire da dove erano rimasti, vivendo con una nuova cognizione data dal riadattamento sociale.
Sono così arrivati tre artisti: Tania Bellini, Luca Mannara e Francesco Di Meola, accompagnati da Francesca Giordano che curerà̀ l’aspetto logistico e comunicativo della residenza raccontando la sua visione e la percezione dei lavori proposti dagli artisti.
I progetti presentati si concentrano su un’interazione tra uomo e natura, costruire e arricchire legami interpersonali e individuali per recuperare il senso della vulnerabilità umana assumendone consapevolezza dando così un valore al tempo reale. Esperienza che si può acquisire tramite visioni alterate e contaminate che agiscono sui sensi. Sarà possibile seguire la residenza sulle piattaforme social Facebook ed Instagram dove verranno raccontate le prime visioni del curatore sull’approccio iniziale e la percezione degli artisti con gli elementi del luogo e l’interazione reciproca.
La residenza si concluderà̀ domenica 11 ottobre dove verranno presentati i lavori degli artisti a seguito dell’incontro che avrà̀ inizio alle 15:00 nell’area Mabos.