Corigliano-Rossano, il sindaco Stasi: “Aprire tavolo istituzionale su Enel”
“Com’è noto l’Amministrazione Comunale , nel corso degli ultimi mesi, ha sempre ribadito ad Enel l’urgenza di definire la destinazione del sito di Sant’Irene che non può non essere totalmente sostenibile e che deve rispettare le vocazioni del territorio, anche alla luce della posizione strategica e baricentrica dell’area per rispondere all’esigenza di integrazione urbanistica e turistica della città”. Lo afferma Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano, che è tornato a parlare dell’ex centrale elettrica.
“Negli ultimi giorni, da più versanti e sotto più punti di vista, si è riaccesa l’attenzione sulla questione della centrale Enel di Sant’Irene. Questo – ribadisce - è avvenuto a seguito dell'appello generale che ho deciso di lanciare, ribadito anche nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, a tutte le forze politiche e sociali del territorio affinché si istituisca un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, con il coinvolgimento del Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, nel quale discutere seriamente della destinazione dell’impianto”.
L’attenzione del primo cittadino è rivolta ai programmi di spesa previsti dal recovery fund, che “non può ignorare l’esistenza di un sito industriale in dismissione importante come quello di Sant’Irene”.
“L’obiettivo di sbloccare vertenze decennali come quella dell’Enel, dell’ospedale della Sibaritide, dell’istituzione del nuovo tribunale, dell’ammodernamento della Statale 106, non ha colori politici – spiega Stasi – e rappresenta, invece, un dovere istituzionale a cui questa Amministrazione intende indirizzare ogni energia mettendo in rete tutti coloro che hanno voglia di lavorare per il bene comune a prescindere dagli schieramenti”.
Per questo motivo, chiede di aprire “un tavolo istituzionale su Enel con il governo nazionale e regionale” con “il contributo di tutte le forze politiche, sociali e produttive”